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Immigrati e religioni in Italia: i cristiani sono più del doppio dei musulmani – Comunicato stampa 22.6.2021
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Aggiornamenti giuridici – Anni 2021-2022

ISMU propone a cura del settore legislazione un aggiornamento giuridico periodico sulle principiali novità normative in tema di migrazione e diritto degli stranieri, divise per sezioni tematiche.

Atti e interventi normativi

Dicembre 2022

Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori (comunicato stampa del 28 dicembre). Nel testo si declinano le condizioni in presenza delle quali le attività svolte da navi che effettuano interventi di recupero di persone in mare possono essere ritenute conformi alle convenzioni internazionali e alle norme nazionali in materia di diritto del mare. Inoltre, si disciplinano gli effetti della violazione del limite o del divieto di transito e sosta nel mare territoriale, facendo salvo il principio di salvaguardia dell’incolumità delle persone presenti a bordo, senza far venire meno l’esercizio della potestà sanzionatoria rispetto alla commissione di illeciti. Si compie una scelta a favore di un sistema sanzionatorio di natura amministrativa, in sostituzione del vigente sistema di natura penale; in tale quadro si prevedono, oltre alla sanzione pecuniaria, il fermo amministrativo della nave (contro il quale è ammesso ricorso al prefetto) e, in caso di reiterazione della condotta vietata, la confisca della stessa, preceduta dal sequestro cautelare. Analoghe sanzioni si prevedono qualora il comandante e l’armatore della nave non forniscano le informazioni richieste dall’autorità nazionale per la ricerca e il soccorso in mare o non si uniformino alle indicazioni impartite da quest’ultima. Il provvedimento – Decreto Legge 2 gennaio 2023, n. 1 – è stato pubblicato dal Consiglio dei Ministri ha pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 1 del 2 gennaio 2023.

21 dicembre: il Consiglio dei ministri ha preso atto dell’informativa presentata dal Sottosegretario alla Presidenza in merito al cosiddetto “decreto flussi lavoro”. Il provvedimento, che si riferisce all’anno 2022, prevede che il datore di lavoro che voglia assumere dall’estero un cittadino non comunitario debba verificare presso il centro per l’impiego competente l’indisponibilità di un lavoratore presente sul territorio nazionale a ricoprire il posto di lavoro per il profilo richiesto, secondo le modalità contenute in un’apposita nota operativa predisposta dall’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro (ANPAL). La quota complessiva stabilita è pari a 82.705 unità. Inoltre, sono stati aumentati i settori economici di destinazione dei lavoratori rispetto ai cedreti precedenti. Alcune quote sono state riservate ai lavoratori di Paesi con i quali sono in vigore o entreranno in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria, ai lavoratori che abbiano completato programmi di formazione nei Paesi di origine e alle richieste presentate dalle organizzazioni professionali dei datori di lavoro che assumono l’impegno a sovraintendere alla conclusione del procedimento di assunzione dei lavoratori.

28 dicembre: in vigore il DPR 4 ottobre 2022, n. 191 “Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, in attuazione dell’articolo 22 della legge 7 aprile 2017, n. 47, recante misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”. Il testo interviene sulla disciplina dei permessi di soggiorno per i MSNA e della conversione dei permessi al raggiungimento della maggiore età. Riguardo alla conversione del permesso di soggiorno dei minori stranieri non accompagnati al raggiungimento della maggiore età, il DPR ribadisce il principio secondo il quale il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ai fini dell’emissione del parere, debba effettuare una valutazione caso per caso, che tenga conto della durata della permanenza del minore nel territorio nazionale, nonché dell’avvio di un percorso di integrazione. Il permesso di soggiorno per richiesta asilo può essere convertito, ai sensi dell’art. 32 del Testo Unico, anche dopo il raggiungimento della maggiore età, in caso di diniego della protezione internazionale. Il nuovo regolamento prevede anche il rilascio del permesso di soggiorno per integrazione al minore straniero non accompagnato in presenza di un decreto del tribunale per i minorenni di affidamento ai servizi sociali, per la durata fissata dall’autorità giudiziaria e comunque non oltre il compimento del ventunesimo anno di età. Inoltre, ai minori titolari di un permesso di soggiorno per minore età ovvero per motivi familiari, pur nel rispetto delle previsioni in materia di lavoro minorile, può essere consentito lo svolgimento di attività lavorativa e formativa finalizzata all’accesso al lavoro.

 

Novembre 2022

Il decreto del 4 novembre promulgato dal Ministero dell’Interno di concerto con Difesa e Infrastrutture ha stabilito che «è fatto divieto alla Humanity 1 di sostare nelle acque territoriali nazionali oltre il termine necessario ad assicurare le operazioni di soccorso e assistenza nei confronti delle persone che versino in condizioni emergenziali e in precarie condizioni di salute segnalate dalle competenti Autorità nazionali». La ONG tedesca coinvolta ha intrapreso un’azione legale amministrativa contro il governo, sostenendo che «Alla Humanity 1 non è stato assegnato un luogo sicuro per i sopravvissuti, come previsto dal diritto marittimo internazionale», spiega SOS Humanity nel comunicato stampa. Il Ministro Piantedosi il 16 novembre 2022 ha emanato una Informativa al Senato della Repubblica sulla gestione dei flussi migratori e, in particolare, sui recenti interventi di assetti navali di organizzazioni non governative nel Mediterraneo centrale.

 

Ottobre 2022

Il nuovo ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha emanato una direttiva ai vertici delle Forze di polizia e della Capitaneria di porto perché informino con note verbali le due ambasciate di Norvegia e Germania che le condotte delle due navi Ocean Viking e della Humanity 1 attualmente in navigazione nel Mediterraneo non sono “in linea con lo spirito delle norme europee e italiane in materia di sicurezza e controllo delle frontiere e di contrasto all’immigrazione illegale”.

Pubblicata dal Capo del Dipartimento della protezione civile l’Ordinanza n. 937 del 20 ottobre 2022 su Ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile per assicurare, sul territorio nazionale, l’accoglienza, il soccorso e l’assistenza alla popolazione in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina. L’ordinanza dispone la cessazione dell’accoglienza presso le strutture alberghiere in favore dei profughi provenienti dall’Ucraina in favore della stipula di nuove e ulteriori forme di accoglienza diffusa.

 

Settembre 2022

Il 16 settembre 2022 è stato approvato il nuovo regolamento sui minori stranieri non accompagnati dal Consiglio dei Ministri. Le nuove norme intervengono, in particolare, sulla disciplina del rilascio dei permessi di soggiorno e della conversione dei permessi al raggiungimento della maggiore età.

Si applica anche in Italia la decisione del Consiglio dell’UE che ha sospeso totalmente l’accordo tra l’UE e la Russia per la facilitazione del rilascio dei visti d’ingresso. Per i soggiorni brevi dei cittadini russi nell’Ue si applicheranno, quindi, le disposizioni generali del Codice dei visti. Il nuovo regime comporterà, tra le altre cose: un aumento dei diritti per le domande di visto; la necessità di presentare documenti giustificativi supplementari; aumento dei tempi di trattamento dei visti; norme più restrittive per il rilascio dei visti per ingressi multipli. La Commissione Europea ha presentato delle Linee Guida per supportare i consolati degli Stati Membri nel gestire queste nuove modalità.

È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 199 del 26 agosto scorso la legge di delegazione europea 2021, approvata in via definitiva dalla Camera il 2 agosto. Il provvedimento si compone di 21 articoli che recano disposizioni di delega riguardanti il recepimento di 12 direttive europee. L’articolato inoltre contiene principi e criteri direttivi specifici per l’adeguamento della normativa nazionale a 21 regolamenti europei. Tra le direttive inserite vi è la nuova Direttiva 2021/1883  che modica le regole sulla EU Blue card (direttiva 2009/50/EC), sulle condizioni di ingresso e soggiorno dei cittadini di paesi terzi che intendano svolgere lavori altamente qualificati. La nuova direttiva, che dovrà essere recepita entro novembre 2023, semplifica le procedure di ingresso e offre condizioni più favorevoli per il soggiorno dei titolari di blue card. Tra le novità, ci sono una riduzione della durata minima del contratto di lavoro (6 mesi) e della retribuzione minima da offrire (tra 1 e 1,6 volte la retribuzione media), meno vincoli e burocrazia per cambiare posto di lavoro una volta in Italia e procedure più favorevoli per i ricongiungimenti familiari. L’articolo 14 della nuova legge, delega inoltre il Governo ad adottare, entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi per adeguare la normativa nazionale al Regolamento (UE) 2019/816 che prevede un sistema centralizzato per individuare gli Stati membri in possesso di informazioni sulle condanne pronunciate a carico di cittadini di paesi terzi e apolidi e per integrare il sistema europeo di informazione sui casellari giudiziali. Nel dettaglio l’articolo stabilisce anche una serie di princìpi e criteri direttivi specifici da rispettare nell’esercizio della delega.

 

Luglio-agosto 2022

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha sottoscritto il 29 agosto con alcune tra le Organizzazioni dei datori di lavoro il Protocollo di intesa previsto dalle misure di semplificazione previste dal Decreto-legge 73/2022, approvato in Parlamento e convertito con Legge 122 del 4 agosto 2022, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 193 del 19 agosto 2022. Il Protocollo si inserisce – unitamente alle Circolari recentemente pubblicate dal Ministero dell’Interno e dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro – nel quadro di attuazione delle procedure semplificate relative all’ingresso in Italia di personale non comunitario per motivo di lavoro subordinato, con riferimento agli ingressi previsti dal Decreto flussi adottato per il 2021 e da adottarsi per il 2022.

 

Giugno 2022

Il decreto-legge n. 73 del 21 giugno prevede semplificazioni importanti per i flussi d’ingresso per lavoro in Italia. Sarà possibile il rilascio del nulla osta per svolgere attività lavorativa in Italia, entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto-legge, per le domande presentate nell’ambito del decreto flussi 2021 e 2022, se entro quel termine non sono state ancora acquisite informazioni su eventuali elementi di ostacolo al rilascio. Inoltre, di grande rilevanza è la possibilità per il datore di lavoro di assumere lavoratori, anche se irregolari sul territorio, se già presenti in Italia alla data del 1° maggio 2022, ma solo se la presenza è provata da rilievi fotodattiloscopici, dichiarazioni di presenza o documentazione di data certa proveniente da organismi pubblici. Il decreto inoltre semplifica anche la verifica sull’osservanza del contratto collettivo di lavoro, prevedendo che il contratto sia approvato da consulenti del lavoro e associazioni datoriali. A questo proposito, l’Ispettorato nazionale del lavoro, in collaborazione con l’Agenzia delle entrate, farà controlli a campione.

 

Aprile-maggio 2022

La nuova ordinanza di protezione civile del 24 maggio prevede che i soggetti destinatari delle misure di protezione temporanea abbiano accesso all’assistenza sanitaria da parte degli enti del Servizio sanitario nazionale italiano in regime di esenzione alla partecipazione alla spesa sanitaria, se non svolgono alcuna attività lavorativa. L’esenzione, con durata dal 4 marzo al 31 dicembre 2022, verrà rilasciata al richiedente al momento dell’attribuzione del medico di medicina generale e/o del pediatra di libera scelta.

La nuova ordinanza prevede, inoltre:

  • istituzione di un Comitato per il coordinamento dell’attuazione delle misure di accoglienza diffusa e del contributo di sostentamento;
  • disposizioni sul controllo e monitoraggio dell’attuazione delle misure di accoglienza diffusa e attività ispettive e di vigilanza sull’insieme delle misure attivate;
  • attivazione di forme di collaborazione, per i profili umanitari di competenza, con la rappresentanza italiana dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR – UNHCR);
  • autorizzazione a stipulare, con procedure d’urgenza, una convenzione tra il Dipartimento della Protezione Civile e la SDA Bocconi School of management, per la valutazione d’impatto delle misure per l’accoglienza diffusa;

Inoltre è stata prevista la proroga fino al 31 maggio delle disposizioni di cui all’articolo 2 dell’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 873 del 6 marzo 2022, in scadenza al 30 aprile 2022. Si tratta delle disposizioni che prevedono, in particolare, l’obbligo di sottoporsi a test SARS-CoV-2 molecolare o rapido entro 48 ore dall’ingresso nel territorio italiano.

Dal 20 maggio è attiva e raggiungibile dal sito del dipartimento della Protezione Civile la piattaforma che consente ai profughi provenienti dall’Ucraina di richiedere il contributo di sostentamento pari a 300 euro a persona al mese per adulto e un’integrazione di 150 euro al mese per ciascun minore di 18 anni al seguito. Il contributo è destinato a coloro che hanno presentato domanda di permesso di soggiorno per protezione temporanea, i quali si trovino, o siano stati, in condizione di autonoma sistemazione, vale a dire presso parenti, amici o famiglie ospitanti per almeno dieci giorni nell’arco di un mese. Non possono chiedere il contributo coloro i quali siano alloggiati presso strutture messe a disposizione dallo Stato.

Il 15 aprile è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 marzo 2022 sulle Misure di protezione temporanea per le persone provenienti dall’Ucraina in conseguenza degli eventi bellici in corso.

 

Marzo 2022

A seguito della proposta della Commissione, il 4 marzo 2022 il Consiglio dell’Unione europea, con la Decisione 2022/382, ha stabilito di attivare la Direttiva 2001/55/CE sulla protezione temporanea, osservando un afflusso massiccio di sfollati che hanno lasciato l’Ucraina. Sul piano interno, il Governo italiano ha dato attuazione alla Decisione 2022/382 per mezzo di un Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPCM), approvato il 29 marzo, previsto dall’art. 20 del Testo unico immigrazione, e dall’art. 3 del Decreto legislativo 7 aprile 2003, n. 85, che costituisce norma interna di recepimento della Direttiva 2001/55/CE. Per approfondimenti e aggiornamenti normativi sulla crisi ucraina si veda la sezione ISMU dedicata e la pagina web sul sito della Protezione Civile.

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto interministeriale, proposto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, che modifica un Decreto dell’ottobre 2019, l’Ucraina è stata sospesa fino al 31 dicembre 2022 dall’appartenenza alla lista dei Paesi sicuri per i richiedenti asilo.

È stato prorogato al 30 settembre 2022 il termine per presentare le istanze di conversione dei permessi di soggiorno e per l’ingresso dei cittadini extracomunitari inseriti in progetti di formazione all’estero (art.4, commi 1, 3 e 4 del Dpcm 21 dicembre 2021, programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello Stato per l’anno 2021).

La legge 28 marzo 2022, n. 25, di conversione del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, ha introdotto nell’articolo 27 del Testo unico immigrazione una nuova tipologia di visto d’ingresso e di permesso di soggiorno a favore di una specifica categoria di lavoratori extra-UE: i “nomadi digitali e lavoratori da remoto” (art. 27 TUI comma 1-sexies).

 

Gennaio-febbraio 2022

In seguito all’invasione militare russa del territorio ucraino, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-legge 28 febbraio 2022, n. 16, Ulteriori misure urgenti per la crisi in Ucraina, il cui articolo 3 si occupa dell’accoglienza dei profughi in fuga dal conflitto armato. Si tratta principalmente di un incremento delle risorse del sistema SAI e dell’attivazione di 3.000 posti in accoglienza, come in precedenza fatto per i rifugiati provenienti dall’Afghanistan. Il Tavolo Asilo e Immigrazione sul punto ha auspicato la predisposizione con urgenza di un piano europeo d’accoglienza e l’eliminazione dell’Ucraina dalla lista dei Paese di origine sicuri.

È di 69.700 la quota massima dei lavoratori non comunitari subordinati, stagionali e non stagionali, e di lavoratori autonomi che potranno fare ingresso in Italia sulla base del decreto flussi 2021, adottato con  Dpcm 21 dicembre 2021, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 17 gennaio, serie generale n.12. Per un approfondimento si veda la programmazione dei flussi e le considerazioni a cura ISMU.

La legge 23 dicembre 2021, n. 238 (Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea – Legge europea 2019-2020) è stata definitivamente approvata dalla Camera dei Deputati il 21 dicembre 2021 e pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 12 del 17 gennaio 2022. Il testo della legge europea si compone in tutto di 48 articoli, che modificano o integrano disposizioni vigenti nell’ordinamento nazionale per adeguarne i contenuti al diritto europeo.

Tra le altre previsioni, la legge ha disposto la modifica delle disposizioni in materia di validità e rinnovo del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, al secondo comma dell’art. 9 TUI: il documento di soggiorno lungo periodo, attestando comunque il riconoscimento permanente  del  relativo  status, non sarà più a tempo indeterminato ma avrà validità decennale (quinquennale per i minori). Allo scadere dei dieci anni, in ogni caso, l’aggiornamento del documento sarà solo formale, essendo lo status di lungo periodo permanente (non ci sarà rivalutazione dei requisiti né sarà dovuto il pagamento del contributo amministrativo).

Altra novità della legge europea riguarda l’art. 41 TUI sull’accesso alle prestazioni sociali dei cittadini di paesi terzi: viene definitivamente cancellato l’art. 80, comma 19, L. 388/00 che aveva introdotto il requisito del permesso di lungo periodo, confermando che l’accesso alle prestazioni è consentito a tutti coloro che hanno un permesso di almeno un anno. Tuttavia per i titolari di permesso unico di lavoro (cioè i permessi rilasciati ai sensi della direttiva 2011/98) il requisito è diverso ed è costituito, quanto alle prestazioni di sicurezza sociale diverse dalle prestazioni familiari,  dall’aver lavorato per un periodo superiore a 6 mesi e aver reso la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro;  mentre, quanto alle prestazioni familiari, è costituito dall’essere titolari di un permesso che consente di lavorare di durata superiore a 6 mesi.

Inoltre, con tale legge lo Stato risponde alla procedura di infrazione ARES (2019) 1602365 con la quale la Commissione Europea aveva contestato all’Italia di non aver dato attuazione alla direttiva 2014/54/UErelativa alle misure intese ad agevolare l’esercizio dei diritti conferiti ai lavoratori nel quadro della libera circolazione dei lavoratori”. Il Parlamento ha scelto di introdurre tra i fattori vietati dal Dlgs 216/03 (che vietava le discriminazioni in ambito lavorativo con riferimento ai fattori disabilità, religione e convinzioni personali, età, orientamento sessuale) anche il fattore “nazionalità”. Inoltre, si estende il campo di applicazione del Dlgs oltre all’ambito lavorativo, comprendendo anche l’accesso all’alloggio e ai vantaggi sociali e fiscali.

 

Ottobre 2021

Pubblicato il Decreto-legge 8 ottobre 2021, il cui articolo 7, ora in fase di conversione, ha previsto l’incremento di 3000 nuovi posti nel Sistema di accoglienza e integrazione grazie ad uno specifico finanziamento del Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. L’ampliamento è legato a quanto previsto dall’articolo 4, comma 3, del decreto-legge 21 ottobre 2020, n. 130, che, da un lato, ha reintrodotto la possibilità di accesso al SAI da parte dei richiedenti protezione internazionale e, dall’altro, ha ampliato le categorie dei beneficiari, nei limiti dei posti disponibili. Ne è conseguita la necessità di prevedere un numero di posti aggiuntivi tenuto conto della situazione determinatasi in Afghanistan e per corrispondere in maniera più efficiente alle esigenze di accoglienza dei nuclei familiari. Gli enti locali interessati potranno presentare le domande di ampliamento entro il 26 novembre prossimo.

Il ministero dell’Interno ha diramato una circolare a tutte le prefetture responsabili dei Centri di Permanenza per i Rimpatri, con indicazioni che mirano a migliorare la qualità della vita delle persone trattenute, sotto il profilo psicologico e sociale, attraverso la stipula di protocolli con il Servizio sanitario nazionale. Il contenuto della circolare recepisce le raccomandazioni che il garante nazionale aveva formulato a seguito della visita al CPR di Torino lo scorso 14 giugno, poco dopo la morte del cittadino guineano Musa Balde.

 

Settembre 2021

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto 22 luglio 2021 (GU serie generale, n. 214, 7 settembre 2021) di “Fissazione degli standard igienico-sanitari, abitativi e di sicurezza dei centri di accoglienza per i migranti”, del Ministero dell’Interno di concerto con il Ministero della salute.

Per assicurare l’accoglienza dei cittadini afghani evacuati con il ponte umanitario, è stata segnalata la disponibilità di circa 400 posti, da parte di comuni, anche nell’ambito della rete SAI, per l’accoglienza dei cittadini afghani evacuati con il ponte umanitario. Pubblicata a riguardo una Circolare del Ministero dell’interno, Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, 3 settembre 2021, n. 9959.

 

Agosto 2021

La Commissione nazionale per il diritto di asilo, con Circolare n. prot. 7335 del 19 luglio 2021, ha provveduto ad approfondire le modifiche normative del Decreto-legge 21 ottobre 2020, n. 130 convertito in Legge 173/2020. In particolare, la circolare si sofferma sulla procedura che riguarda la protezione speciale ex art 19 TUI, l’ammissibilità di una diretta richiesta alle Questure dello specifico permesso, il ruolo dei Collegi territoriali delle commissioni asilo (il cui parere è obbligatorio e vincolante e corredato di dettagliata motivazione). È annesso alla circolare un modello di “Allegato integrativo all’Istanza di Protezione speciale” che ben esemplifica i parametri e requisiti necessari alla valutazione della protezione ai sensi dell’art.19 TUI. Il provvedimento analizza poi l’ammissibilità di domanda reiterata di protezione internazionale basata su nuovi elementi sopraggiunti; il regime applicabile ai procedimenti ante d.l 113/2018; i profili interpretativi del divieto di espulsione e respingimento riguardo ai parametri della giurisprudenza CEDU; il permesso per cure mediche.

 

Giugno-luglio 2021

L’8 giugno è stato pubblicato in G.U. il decreto-legge 8 giugno 2021, n. 79 che, a decorrere dal 1° luglio 2021 e fino al 31 dicembre  2021, riconosce ai nuclei familiari in difficoltà economica, che non abbiano diritto all’assegno sociale, un assegno temporaneo su base mensile, a condizione che siano in possesso congiuntamente di alcuni requisiti, tra cui anche “essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea e in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per  motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale”.

Con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2019/1157 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019 sono state introdotte nuove regole di sicurezza per i titoli di soggiorno rilasciati ai cittadini dell’Unione e ai loro familiari, volte a evitare falsificazioni. A partire dal 2 agosto 2021, tale titolo sarà rilasciato in formato elettronico. La nuova carta avrà una validità di formato di 5 anni per il primo rilascio e per i minori di 18 anni, e una validità di 10 anni per gli adulti che hanno maturato il diritto al soggiorno permanente (durata relativa alla scadenza del documento e non alla durata del titolo di soggiorno, che resta invariata).

 

Maggio 2021

Con la circolare dell’11 maggio 2021, il Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione ha rettificato i contenuti della circolare di aprile riguardanti la procedura di emersione / regolarizzazione in corso. Sarà consentito il subentro di un nuovo datore di lavoro, anche se non componente del nucleo familiare del precedente, nei casi in cui, nelle more della convocazione degli interessati presso gli Sportelli Unici, il rapporto di lavoro che aveva inizialmente dato adito alla richiesta si sia concluso.

Qualora, invece, anche a causa delle perduranti ricadute dell’emergenza pandemica sul mercato del lavoro, non vi sia un nuovo datore di lavoro disponibile all’assunzione del lavoratore, potrà essere rilasciato allo straniero, anche in considerazione del lasso temporale intercorso dall’invio dell’istanza iniziale, un permesso di soggiorno “per attesa occupazione”, ma nella circolare non viene indicata la durata (solitamente, da sei mesi a un anno).

La Circolare n° 79 del 28 maggio 2021 dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, peraltro, ha chiarito diversi punti della procedura di sanatoria, tra cui il contributo forfettario per le somme dovute dal datore di lavoro a titolo retributivo, contributivo e fiscale, la misura del contributo forfettario e le modalità di versamento, le istanze di emersione dei lavoratori, gli adempimenti informativi ai quali è tenuto il datore di lavoro, la contribuzione dovuta nel caso di inammissibilità della domanda o di rigetto dell’istanza.

 

Gennaio-aprile 2021

Per quanto riguarda gli atti formali, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto-legge n. 2, 14 gennaio 2021, che ha introdotto ulteriori disposizioni urgenti volte a contenere la diffusione di Covid-19, prorogando la validità dei permessi di soggiorno fino al 30 aprile 2021. Inoltre, il Decreto-legge n. 56, 30 aprile 2021 ha disposto la proroga al 31 luglio 2021 della validità dei permessi di soggiorno in scadenza fino a tale data (con la possibilità, in questo lasso di tempo, di presentare istanza di rinnovo), mentre per i documenti di identità fino al 30 settembre 2021.

Adottato poi il Decreto del Ministero dell’Interno del 20 gennaio 2021 denominato Regole di sicurezza relative al permesso di soggiorno, redatto ai sensi del Regolamento (UE) 2017/1954, che modifica il Regolamento (CE) 1030/2002 e stabilisce un modello uniforme per i permessi di soggiorno rilasciati a cittadini di paesi terzi. Il formato contiene le caratteristiche tecniche e i dati primari e secondari e gli elementi biometrici come indicato nella decisione della Commissione europea.

In gennaio è inoltre avvenuta una importante ratifica, con la Legge n. 11 del 15 gennaio 2021, in attuazione del Protocollo n. 15 che modifica la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali.

Il 29 gennaio 2021 il Ministero dell’Interno ha pubblicato il nuovo progetto di mandato per la gestione delle strutture di accoglienza, coerentemente alle modifiche apportate dal Decreto legge 130/2020. Nel progetto figurano: la reintroduzione del servizio di assistenza psicologica; corsi di lingua italiana; assistenza legale e supporto per orientarsi correttamente nel territorio. Negli Hotspot è stato aumentato il numero di ore di assistenza psicologica e di mediazione linguistico-culturale. Nei centri di rimpatrio è stato aumentato il numero di membri del personale e le ore di assistenza medica.

Gestione flussi migratori e frontiere

Novembre 2022

L’Agenzia dell’Unione Europea per l’Asilo (EUAA), l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) hanno pubblicato un Rapporto congiunto sui profili dei profughi ucraini. Il rapporto congiunto fornisce uno studio approfondito sull’entità dello sfollamento verso i Paesi dell’UE e sulle persone che vi cercano protezione, basandosi sui risultati iniziali derivanti da un’indagine EUAA-OCSE di giugno. Sono stati registrati circa 14,3 milioni di uscite dall’Ucraina, di cui tre quarti verso i quattro Stati membri dell’UE confinanti (Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia). La rapidità e l’ampiezza della crisi ne fanno il più grande e rapido spostamento di persone in Europa dalla Seconda guerra mondiale, con un terzo dell’intera popolazione ucraina che si è trovata sfollata all’interno o all’esterno.

 

Ottobre 2022

Il numero dei migranti approdati e registrati sulle coste italiane a decorrere dal 1° gennaio 2022 al 31 ottobre 2022 è pari a 85.041, di cui 9.930 minori stranieri non accompagnati.

Presentato dal Centro Studi e Ricerche IDOS il Dossier statistico sull’immigrazione del 2021. Il Dossier analizza il contesto internazionale ed europeo e i flussi e le presenze in Italia, approfondisce i temi dell’integrazione, del lavoro e dell’economia, presenta i diversi contesti regionali ed è chiuso dalle tabelle statistiche. Qui una scheda di sintesi.

 

Settembre 2022

Il numero dei migranti approdati e registrati sulle coste italiane a decorrere dal 1° gennaio 2022 al 30 settembre 2022 sono stati 71.325, molti di più di quelli approdati e registrati nello stesso periodo del 2021. Lombardia ed Emilia Romagna rimangono le due regioni con il maggior numero di persone migranti in accoglienza.

 

Luglio-agosto 2022

Al 15 luglio sono 150.791 le persone in fuga dal conflitto in Ucraina giunte fino in Italia, 143.405 delle quali alla frontiera e 7.386 controllate dal compartimento Polizia ferroviaria del Friuli Venezia Giulia. Sul totale, 79.945 sono donne, 24.063 uomini e 46.783 minori (dati del Ministero dell’Interno).

Dal 1° gennaio 2022 al 30 agosto 2022 sono 56.494 i migranti approdati e registrati sulle coste meridionali italiane, di cui 6.050 minori non accompagnati. Le principali nazionalità dichiarate allo sbarco sono Tunisia, Egitto, Bangladesh, Afghanistan e Siria.

Il 26 agosto sono partiti per la Francia i primi 38 richiedenti asilo, ricollocati nel quadro del nuovo Meccanismo Volontario di Solidarietà, in attuazione della Dichiarazione politica adottata lo scorso 10 giugno a Lussemburgo dal Consiglio europeo Affari Interni. Tra i 18 Stati membri (Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania e Spagna) e i 4 associati all’Unione europea (Norvegia, Svizzera, Liechtenstein e Islanda) che hanno condiviso la Dichiarazione politica, Francia e Germania hanno già dato seguito all’impegno assunto con la formalizzazione di un primo pacchetto di ricollocamenti che interessa i migranti sbarcati e salvati in Italia.

Dal 2 agosto è attivo a Pantelleria il nuovo Punto-Crisi destinato all’accoglienza dei migranti in arrivo dalle coste tunisine e al loro successivo trasferimento. Sono stati ultimati i lavori per l’allestimento di una struttura temporanea costituita da moduli abitativi donati dalla Euaa (Agenzia dell’Unione europea per l’asilo – ex Easo) allocati presso un’area adiacente dove finora erano collocate le persone migranti. A tal proposito sono di recente pubblicazione due rapporti a firma ASGI, uno su Lampedusa e uno su Pantelleria, che individuano le criticità degli Hot Spot in questione.

 

Giugno 2022

Al 28 giugno sono 141.562 le persone in fuga dalla crisi bellica in Ucraina giunte in Italia, 134.221 alla frontiera e 7.341 controllate dal compartimento Polizia ferroviaria. Rispetto al totale, 74.771 sono donne, 22.071 uomini e 44.720 minori.

Pubblicato il 31 maggio un opuscolo informativo sulla protezione temporanea in Italia, sviluppato di concerto tra il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, la Commissione Nazionale per il Diritto di Asilo e il Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, con la collaborazione del Dipartimento della Protezione Civile, e con il supporto dell’Agenzia Europea per l’Asilo EUAA. L’opuscolo, destinato agli sfollati provenienti dall’Ucraina, fornisce utili informazioni sulla procedura per il rilascio del permesso di soggiorno per protezione temporanea e sui diritti ad essa connessi, nonché sui rapporti fra protezione temporanea e protezione internazionale.

Aumentano di molto gli sbarchi sulle coste meridionali: i migranti approdati e registrati sulle coste meridionali italiane al 30 giugno sono stati 27.424 di cui 3.004 minori non accompagnati.

 

Aprile-maggio 2022

Il Rapporto sull’Italia AIDA, pubblicato in maggio, curato dall’ASGI, delinea un quadro aggiornato sull’accesso alla protezione in Italia attraverso le segnalazioni raccolte nel corso del 2021 e nei primi mesi del 2022. L’Asylum Information Database (AIDA) è un progetto che offre ogni anno una panoramica sul diritto d’asilo in Europa, promosso dal Consiglio europeo per i rifugiati e gli esuli (ECRE).

Nell’ambito dell’iniziativa Protecting Rights at Borders è stato pubblicato il rapporto trimestrale sui respingimenti illegali ai confini dell’Unione europea da gennaio a marzo 2022.

Al 31 maggio sono 125.907 le persone in fuga dal conflitto in Ucraina giunte fino a oggi in Italia, 119.071 delle quali alla frontiera e 6.836 controllate dal compartimento Polizia ferroviaria del Friuli-Venezia Giulia. Sul totale, 65.893 sono donne, 18.776 uomini e 41.238 minori. Le città di destinazione dichiarate all’ingresso in Italia continuano a essere Milano, Roma, Napoli e Bologna.

I migranti approdati e registrati sulle coste meridionali italiane al 31 maggio sono 19.416 di cui 2.241 minori non accompagnati.

 

Marzo 2022

I migranti approdati e registrati sulle coste meridionali italiane al 31 marzo sono stati 6.770 di cui 842 minori non accompagnati.

Al 31 marzo sono complessivamente 78.021 le persone in fuga dal conflitto in Ucraina giunte finora in Italia, di cui 40.204 sono donne, 7.659 uomini e 30.158 minori. Le città di destinazione dichiarate all’ingresso in Italia sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.

Il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione ha avviato la procedura per ampliare il sistema della rete SAI di 3.530 posti da destinare con priorità ai nuclei familiari anche monoparentali per fronteggiare le esigenze di accoglienza dei profughi in fuga dall’Ucraina. Per ampliare il sistema di accoglienza della rete, è stata ulteriormente pubblicata una comunicazione rivolta agli enti locali per la presentazione di nuove proposte progettuali, per complessivi 1000 posti, da destinare all’accoglienza di nuclei familiari, anche monoparentali, relativi alla crisi in Ucraina.

 

Gennaio-febbraio 2022

I migranti approdati sulle coste meridionali italiane sono al 23 febbraio 5.273 di cui 494 minori non accompagnati, di cui è stato pubblicato il report di approfondimento semestrale (dati al 31 dicembre 2021) sulla sezione dedicata del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Il ministro dell’Interno ha ricevuto il 22 febbraio 2022 gli omologhi di Francia, Spagna e Germania per un incontro di lavoro a quattro sul nuovo Patto europeo per la migrazione e l’asilo. Dopo il vertice informale di Parigi del 31 gennaio scorso, e in vista del Consiglio Affari Interni in programma il 3 marzo a Bruxelles, i ministri hanno avuto un confronto sul futuro delle politiche migratorie dell’Unione europea e sul metodo di lavoro da seguire.

Il 15 febbraio si è svolta in videoconferenza la riunione ministeriale tra i Paesi mediterranei dell’Unione europea (Med5) alla quale hanno partecipato i ministri dell’Interno della Spagna, della Grecia, di Malta, e di Cipro. Tra i punti evidenziati dai 5 Paesi mediterranei dell’Ue l’esigenza di un meccanismo di redistribuzione prevedibile, efficace e rapido dei migranti.

 

Novembre-dicembre 2021

Dal cruscotto statistico del Ministero dell’Interno si apprende che i migranti approdati e registrati all’arrivo sulle coste italiane al 15 dicembre 2021 sono stati 63.076, di cui 9.338 minori stranieri non accompagnati, praticamente il doppio di quelli registrati nello stesso periodo nel 2020.

 

Ottobre 2021

Il ministro dell’Interno ha incontrato il 7 ottobre 2021 il ministro degli Affari Esteri, dell’Integrazione africana e della Diaspora della Repubblica della Costa d’Avorio Kandia Kamissoko Camara. È stato firmato un protocollo tecnico finalizzato a rafforzare le capacità operative ivoriane di gestione delle frontiere e dell’immigrazione irregolare. Tra i contenuti principali del protocollo tecnico vi sono una serie di misure per prevenire e contrastare l’immigrazione irregolare:

  • creazione di 4 nuovi posti di Polizia di frontiera lungo i confini terrestri della Costa d’Avorio
  • formazione e addestramento del personale preposto al controllo delle frontiere
  • sviluppo di forme di cooperazione transfrontaliera con i paesi confinanti
  • allineamento del sistema ivoriano di gestione integrata delle frontiere alle normative e agli standard internazionali, anche in materia di diritti umani.

Dal cruscotto statistico del Ministero dell’Interno si apprende che i migranti approdati e registrati all’arrivo sulle coste italiane al 28 ottobre 2021 sono stati 53.189, di cui 7.267 minori stranieri non accompagnati.

 

Settembre 2021

Il Ministro dell’Interno ha partecipato il 14 settembre a Londra alla riunione del forum G7, dedicata ai temi della sicurezza, del contrasto al terrorismo e della lotta contro la rete di trafficanti che sfruttano l’immigrazione irregolare. I ministri del G7 riuniti sotto la presidenza britannica hanno manifestato preoccupazione per l’evoluzione della situazione in Afghanistan, confermando lo sforzo comune per contrastare il terrorismo in questa fase in cui rimane la minaccia rappresentata dall’estremismo violento e dai gruppi terroristici come Al Qaeda e Isis. In parallelo, sulla questione dei profughi afghani, è stato concordato un approccio coordinato, cooperando con i Paesi terzi dell’area che ospitano i rifugiati, allo scopo di accedere a vie legali e regolari per la protezione, l’accoglienza e il loro reinsediamento.

Il 25 settembre, a Malaga, è stata pronunciata la dichiarazione finale dei cinque Paesi del Med-5, i quali hanno fissato i punti chiave di un approccio comune al tema della gestione delle migrazioni, causate da un fenomeno globale, strutturale e non congiunturale. È stato sottolineato, quindi, che ogni sforzo debba partire dall’aspetto della prevenzione per poter arginare i flussi “a monte”, cioè dai paesi di partenza e di transito, prima che raggiungano le frontiere esterne dell’Unione.

Per quanto riguarda il flusso attraverso il Mediterraneo, il più problematico per gestione, i migranti sbarcati e registrati all’arrivo sulle coste italiane al 1° ottobre sono stati 46.391, di cui 6.678 minori stranieri non accompagnati.

 

Agosto 2021

Per quanto riguarda il flusso attraverso il Mediterraneo, il più problematico per gestione, i migranti sbarcati e registrati all’arrivo sulle coste italiane al 31 agosto 2021 sono stati 39.082, di cui 5.806 minori non accompagnati.

Il Ministero dell’Interno ha proseguito l’intensa attività bilaterale con i rappresentanti del governo di unità nazionale libico, nonché con i rappresentanti politici di Libano e Tunisia, paese quest’ultimo da cui proviene la maggioranza dei migranti della rotta mediterranea.

Parallelamente è continuato lo sforzo civile di salvataggio: a un anno dalla nascita della Onlus ResQ People Saving People, la nave di ricerca e soccorso ResQ People si è aggiunta alla flotta civile per salvare vite umane nel Mediterraneo.

 

Giugno-luglio 2021

I migranti sbarcati e registrati all’arrivo sulle coste italiane al 26 luglio 2021 sono stati 27.469, di cui 4.313 minori non accompagnati. La gestione delle frontiere resta come sempre un tema delicato e una attività in primo piano nell’agenda del Ministero dell’Interno. A tal riguardo sono molti gli incontri bilaterali dell’Italia con i rappresentanti dei Paesi maggiormente coinvolti e con i funzionari degli enti europei.

 

Maggio 2021

I migranti sbarcati e registrati all’arrivo sulle coste italiane al 28 maggio sono stati 14.054, di cui 2.279 minori non accompagnati, dimostrando un aumento significativo rispetto ai due anni precedenti, come osservato nel comunicato stampa della nostra Fondazione.

La gestione delle frontiere resta come sempre un tema delicato e una attività in primo piano nell’agenda del Ministero dell’Interno; molti gli incontri bilaterali dell’Italia con i Paesi maggiormente coinvolti (Portogallo, Francia, Paesi del nord Africa, Paesi di confine sulla rotta balcanica, Tunisia). L’assenza ormai prolungata delle ONG nel Mediterraneo centrale continua purtroppo ad aumentare il rischio di tragedie a seguito di naufragi.

A questo proposito, è stato pubblicato online sul sito del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile un altro avviso per la presentazione di richieste di partecipazione alla procedura di affidamento del servizio di noleggio di 4 unità navali battenti bandiera italiana e/o comunitaria funzionali all’assistenza e sorveglianza sanitaria dei migranti soccorsi in mare, o giunti sul territorio nazionale, a seguito di sbarchi autonomi.

È stato pubblicato l’interessante rapporto Responsabilità respinte: violazioni dei diritti umani come trattamento di benvenuto alle frontiere europee da sette organizzazioni impegnate nella tutela dei diritti umani (Danish Refugee Council, ASGIDiaconia Valdese, Hungarian Helsinki CommitteeHumanitarian Center for Integration and ToleranceMacedonian Young Lawyers AssociationGreek Council for Refugees), le quali hanno  raccolto le testimonianze di migliaia di migranti e rifugiati respinti illegalmente che cercavano di attraversare i confini dell’Europa. Il rapporto si basa sui dati relativi alla limitazione illegale all’accesso alla protezione lungo i confini dell’Europa, raccolti sistematicamente e analizzati accanto alla previsione di rimedi legali per le persone coinvolte. In molti luoghi lungo le rotte monitorate, alle ONG è stato impedito di documentare la portata delle pratiche illegali, ma il rapporto fotografa una situazione preoccupante dal punto di vista della pratica legale e dell’accesso alla Protezione Internazionale.

 

Gennaio-aprile 2021

I migranti sbarcati e registrati all’arrivo sulle coste italiane dal 1º gennaio 2021 al 30 aprile 2021 sono stati 9.013, di cui 1.232 minori non accompagnati. La gestione delle frontiere resta un tema delicato e in primo piano nell’attività del Ministero dell’Interno, molti gli incontri bilaterali dell’Italia con i Paesi europei maggiormente coinvolti (Francia, Serbia, Malta, Egitto, Libia).

Il 12 gennaio il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha pubblicato il bando di gara per aggiornare l’elenco delle navi, battenti bandiera italiana o comunitaria, destinate all’assistenza sanitaria e al monitoraggio dei migranti salvati in mare o arrivati sul territorio nazionale a seguito di sbarchi autonomi. Il servizio di monitoraggio sanitario sarà esteso anche ai migranti che arrivano sul territorio nazionale autonomamente sui confini terrestri.

L’assenza ormai prolungata delle ONG nel mediterraneo meridionale ha purtroppo provocato l’ennesimo naufragio dove hanno perso la vita circa 120 persone.

Il 20 marzo si è concluso ad Atene il Med-5. All’incontro hanno partecipato i Ministri dell’Interno di Grecia, Spagna, Cipro, Malta e Italia. I cinque ministri hanno discusso la negoziazione del nuovo Patto europeo sulla migrazione e l’asilo, discusso l’avvio di accordi di partenariato strategico, sviluppo economico sostenibile nei Paesi d’origine e di transito dei flussi migratori e la definizione di un nuovo sistema di rimpatrio europeo, con procedure più agili.

Giugno-luglio

I migranti sbarcati e registrati all’arrivo sulle coste italiane al 26 luglio 2021 sono stati 27.469, di cui 4.313 minori non accompagnati. La gestione delle frontiere resta come sempre un tema delicato e una attività in primo piano nell’agenda del Ministero dell’Interno. A tal riguardo sono molti gli incontri bilaterali dell’Italia con i rappresentanti dei Paesi maggiormente coinvolti e con i funzionari degli enti europei.

 

Maggio

I migranti sbarcati e registrati all’arrivo sulle coste italiane al 28 maggio sono stati 14.054, di cui 2.279 minori non accompagnati, dimostrando un aumento significativo rispetto ai due anni precedenti, come osservato nel comunicato stampa della nostra Fondazione.

La gestione delle frontiere resta come sempre un tema delicato e una attività in primo piano nell’agenda del Ministero dell’Interno; molti gli incontri bilaterali dell’Italia con i Paesi maggiormente coinvolti (Portogallo, Francia, Paesi del nord Africa, Paesi di confine sulla rotta balcanica, Tunisia). L’assenza ormai prolungata delle ONG nel Mediterraneo centrale continua purtroppo ad aumentare il rischio di tragedie a seguito di naufragi.

A questo proposito, è stato pubblicato online sul sito del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile un altro avviso per la presentazione di richieste di partecipazione alla procedura di affidamento del servizio di noleggio di 4 unità navali battenti bandiera italiana e/o comunitaria funzionali all’assistenza e sorveglianza sanitaria dei migranti soccorsi in mare, o giunti sul territorio nazionale, a seguito di sbarchi autonomi.

È stato pubblicato l’interessante rapporto Responsabilità respinte: violazioni dei diritti umani come trattamento di benvenuto alle frontiere europee da sette organizzazioni impegnate nella tutela dei diritti umani (Danish Refugee Council, ASGIDiaconia Valdese, Hungarian Helsinki CommitteeHumanitarian Center for Integration and ToleranceMacedonian Young Lawyers AssociationGreek Council for Refugees), le quali hanno  raccolto le testimonianze di migliaia di migranti e rifugiati respinti illegalmente che cercavano di attraversare i confini dell’Europa. Il rapporto si basa sui dati relativi alla limitazione illegale all’accesso alla protezione lungo i confini dell’Europa, raccolti sistematicamente e analizzati accanto alla previsione di rimedi legali per le persone coinvolte. In molti luoghi lungo le rotte monitorate, alle ONG è stato impedito di documentare la portata delle pratiche illegali, ma il rapporto fotografa una situazione preoccupante dal punto di vista della pratica legale e dell’accesso alla Protezione Internazionale.

 

Gennaio-aprile

I migranti sbarcati e registrati all’arrivo sulle coste italiane dal 1º gennaio 2021 al 30 aprile 2021 sono stati 9.013, di cui 1.232 minori non accompagnati. La gestione delle frontiere resta un tema delicato e in primo piano nell’attività del Ministero dell’Interno, molti gli incontri bilaterali dell’Italia con i Paesi europei maggiormente coinvolti (Francia, Serbia, Malta, Egitto, Libia).

Il 12 gennaio il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha pubblicato il bando di gara per aggiornare l’elenco delle navi, battenti bandiera italiana o comunitaria, destinate all’assistenza sanitaria e al monitoraggio dei migranti salvati in mare o arrivati sul territorio nazionale a seguito di sbarchi autonomi. Il servizio di monitoraggio sanitario sarà esteso anche ai migranti che arrivano sul territorio nazionale autonomamente sui confini terrestri.

L’assenza ormai prolungata delle ONG nel mediterraneo meridionale ha purtroppo provocato l’ennesimo naufragio dove hanno perso la vita circa 120 persone.

Il 20 marzo si è concluso ad Atene il Med-5. All’incontro hanno partecipato i Ministri dell’Interno di Grecia, Spagna, Cipro, Malta e Italia. I cinque ministri hanno discusso la negoziazione del nuovo Patto europeo sulla migrazione e l’asilo, discusso l’avvio di accordi di partenariato strategico, sviluppo economico sostenibile nei Paesi d’origine e di transito dei flussi migratori e la definizione di un nuovo sistema di rimpatrio europeo, con procedure più agili.

Novembre

ASGI ha proposto ricorsi d’urgenza alla Corte Europea dei Diritti umani al fine di chiedere l’immediato trasferimento dall’hotspot di Lampedusa di tre nuclei familiari, anche con minori, che vi erano trattenuti da tempi variabili e in condizioni di promiscuità, materiali e igieniche degradanti. La Corte EDU ha ordinato al Governo il trasferimento immediato di solo uno dei nuclei familiari, un risultato che seppur significativo solleva numerose perplessità ponendo in essere una tutela selettiva che si scontra con l’inadeguatezza delle condizioni dell’hotspot per tutte le persone ivi trattenute. Qui il commento ASGI.

 

Settembre 2022

La frequentazione certificata dei corsi di lingua italiana oppure la presenza di un contratto di lavoro, seppur a tempo determinato, sono indice di una seria intenzione di integrazione da tenere in debita considerazione quando si tratta di decidere se concedere o meno un permesso di soggiorno ad un migrante che non abbia diritto alla protezione internazionale. È quanto ha ribadito la prima sezione della la Suprema Corte di Cassazione nella sentenza n. 26089 depositata il 5 settembre scorso, con la quale è stato consolidato un orientamento già affermato dalla Corte in altre recenti sentenze (24413/20217396/2021; 16369/2022). La sentenza è importante perché riconosce che anche un contratto a tempo determinato può essere indice di un effettivo inserimento sociale in Italia “non potendosi pretendere dal cittadino straniero un contratto di lavoro a tempo indeterminato proprio quando tale obiettivo presenta difficoltà non irrilevanti anche per i cittadini del paese ospitante”.

 

Luglio-agosto

In data 21 luglio 2022 la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha condannato l’Italia a risarcire i danni non patrimoniali sofferti da un ragazzo gambiano, minore straniero non accompagnato, giunto sulle coste italiane nel giugno del 2016, quando era appena diciassettenne. Nello specifico, i giudici di Strasburgo hanno verificato che le autorità italiane hanno illegittimamente ritenuto che il ricorrente fosse maggiorenne, tramite esami medici relativi all’accertamento dell’età anacronistici e non affidabili, in contrasto con quanto dichiarato dallo stesso ricorrente, così mancando di nominare un tutore che ne avesse la rappresentanza e impedendogli di presentare la richiesta di protezione internazionale. Qui il commento di ASGI i cui avvocati avevano portato la vicenda all’attenzione della Corte di Strasburgo, nel gennaio 2017, con il conseguente ottenimento del trasferimento, in via cautelare, del ricorrente in una struttura per minori.

 

Marzo 2022

La Corte Costituzionale, con sentenza n. 54/2022 del 4.3.2022, ha dichiarato l’incostituzionalità delle norme che, per i cittadini di Paesi terzi, condizionano il riconoscimento dell’assegno di natalità e dell’assegno di maternità alla titolarità del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.

La Corte costituzionale, con sentenza n. 63/2022 del 10.3.2022, ha dichiarato incostituzionale l’art. 12 c. 3 lett. d) d. lgs. 286/1998 che prevede l’aggravante del reato di favoreggiamento delle migrazioni illegali limitatamente alla previsione di avere commesso il fatto “utilizzando servizi internazionali di trasporto ovvero documenti contraffatti o alterati o comunque illegalmente ottenuti”. Secondo la Corte, è manifestamente sproporzionata la pena da cinque a quindici anni di reclusione, prevista dal Testo unico immigrazione, per chi abbia aiutato qualcuno a entrare illegalmente nel territorio italiano utilizzando un aereo di linea e documenti falsi.

 

Gennaio-febbraio 2022

La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionali le norme che subordinano la concessione del “bonus bebè” e dell’assegno di maternità ai soli stranieri titolari di permesso di soggiorno UE. Qui il comunicato stampa del 12 gennaio 2022.

Sempre la Corte Costituzionale ha ritenuto non irragionevole il requisito del permesso di soggiorno di lungo periodo per accedere al reddito di cittadinanza. Qui il comunicato stampa del 25 gennaio 2022.

 

Ottobre 2021

Il 13 ottobre 2021 il Tribunale di Napoli ha condannato il comandante di una nave privata, la Asso 28 della compagnia Augusta Offshore, per aver ricondotto in Libia oltre cento persone soccorse in mare. Per la prima volta il capitano di un’imbarcazione privata viene condannato per aver eseguito un respingimento di cittadini stranieri verso la Libia, dove, come noto, i migranti subiscono abusi, maltrattamenti, torture e sono esposti al rischio per la propria vita. In questo modo è stato colpito un tassello fondamentale della strategia di blocco degli arrivi dalla Libia e di delega del controllo delle frontiere da parte delle autorità italiane (segnalazione ASGI).

 

Settembre 2021

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea in una sentenza depositata il 2 settembre 2021 ha dichiarato illegittima l’esclusione dei cittadini stranieri privi di permesso di lungo periodo dall’assegno di natalità (cd bonus bebè) istituito nel 2015 e dalla indennità di maternità per le madri disoccupate. Secondo la Corte tale esclusione è in contrasto con l’art. 34 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione e con la direttiva 2011/98 che riconosce il diritto alla sicurezza sociale a tutti gli stranieri con un permesso di soggiorno, anche breve, purché consenta di lavorare. Qui la sintesi della sentenza della Corte UE.

Con la sentenza n. 24414, pubblicata il 9 settembre 2021, la Corte di cassazione, a Sezioni Unite, si è occupata dell’affissione del crocifisso nelle aule scolastiche. Secondo la Corte, l’aula può accogliere la presenza del crocifisso quando la comunità scolastica interessata valuti e decida in autonomia di esporlo, eventualmente accompagnandolo con i simboli di altre confessioni presenti nella classe e in ogni caso ricercando un ragionevole accomodamento tra eventuali posizioni difformi.

 

Giugno-luglio 2021

La sentenza della Corte Costituzionale n.157, decisa il 10 giugno e depositata il 20 luglio 2021, ha disposto che non è ragionevole che il cittadino di un Paese extra UE non abbia diritto al patrocinio a spese dello Stato solo perché si trova nell’impossibilità di produrre la certificazione dell’autorità consolare richiesta per i redditi prodotti all’estero. Tale adempimento, secondo la Corte, rendendo di fatto impossibile l’accesso alla difesa gratuita in Tribunale per il cittadino extra UE a basso reddito, contrasta con il principio costituzionale della effettività del diritto di difesa. La pronuncia della Corte segue il recente orientamento giurisprudenziale secondo cui l’impossibilità di ottenere certificati consolari per i cittadini extra UE non deve rappresentare un ostacolo burocratico per l’accesso alle prestazioni sociali e/o assistenziali.

 

Maggio 2021

Pubblicata da Eurojus.it la segnalazione sulla sospensione eccezionale dell’attività della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo: “Due giorni di assoluta mancanza di tutela nel sistema CEDU: l’inquietante interruzione dei lavori della sezione competente per le misure cautelari ex art. 39 Regolamento di procedura.” Il 13 e 14 maggio, infatti, la sezione è rimasta chiusa, suscitando molte perplessità sulla mancanza del servizio essenziale al contrasto dei respingimenti illegittimi.

Integrazione e lavoro

Dicembre 2022

Il 19 dicembre 2022 il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha adottato il Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso, predisposto dal Tavolo tecnico presieduto e coordinato dal Direttore Generale per i Rapporti di Lavoro del Ministero. Il Piano è entrato in vigore il 21 dicembre 2022 con la pubblicazione sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nella sezione dedicata alla pubblicità legale e ne è dato avviso nella G.U. n. 298 del 22 dicembre 2022.Il Piano si propone di contrastare trasversalmente il fenomeno del lavoro sommerso in tutti i settori economici interessati, attraverso un cronoprogramma di attuazione. L’analisi del fenomeno però ha suggerito di attenzionare maggiormente determinati settori particolarmente esposti, come ad esempio il lavoro domestico e l’agricoltura.

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge 29 dicembre 2022, n. 198 recante “Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi”, c.d. Decreto Milleproroghe. In relazione agli ingressi di lavoratori stranieri e alla loro assunzione viene estesa al 2023 la competenza dei professionisti e alle organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale per la verifica dei requisiti concernenti l’osservanza delle prescrizioni del contratto collettivo di lavoro e la congruità del numero delle richieste presentate.

 

Novembre 2022

Disponibili dal 7 novembre i nuovi Rapporti annuali sulla presenza dei migranti nelle Città metropolitane, curati dalla Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione con ANPAL Servizi S.p.A. Anche quest’anno sono nove le monografie, per ogni Città Metropolitana in cui la presenza non comunitaria risulta numericamente più rilevante insieme a una Sintesi riepilogativa della presenza non comunitaria in tutte le 14 Aree metropolitane. La distribuzione sul territorio nazionale, al 1° gennaio 2021, dei 3.373.876 cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti evidenzia come Milano e Roma siano le Città metropolitane che accolgono il maggior numero di regolarmente soggiornanti.

È stato pubblicato dal Ministero del Lavoro l’Osservatorio sugli stranieri con i dati relativi al 2021. Gli stranieri vengono distinti tra non comunitari, se in possesso di regolare permesso di soggiorno, e comunitari, se nati in un paese dell’Unione europea. Nel 2021 il numero di stranieri rilevati da INPS è pari a 3.912.814, di cui 3.407.805 lavoratori (87,1%), 280.923 pensionati (7,2%) e 224.086 percettori di prestazioni a sostegno del reddito (5,7%).

24 novembre: per le cooperative sociali sgravi contributivi per l’assunzione di persone alle quali è stato riconosciuto lo status di protezione internazionale. Il Decreto 21 settembre 2022 stabilisce i criteri di assegnazione del contributo previsto in favore delle cooperative sociali che abbiano assunto persone alle quali è stato riconosciuto lo status di protezione internazionale. Il contributo è fruibile sotto forma di esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico delle cooperative sociali, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, nel limite massimo di importo pari a 350 euro su base mensile.

 

Ottobre 2022

Nell’ambito del progetto LAW, co-finanziato dall’Unione Europea, ASGI ha realizzato un Vademecum tradotto in quattro lingue per rispondere alle domande più frequenti ricevute dal servizio antidiscriminazione

 

Settembre 2022

La Circolare del Ministero del Lavoro sui flussi permette fino al 31 dicembre 2022 di presentare le domande per le conversioni dei permessi, essendoci ancora quote disponibili anche per i lavoratori formati all’estero. In altre parole i cittadini stranieri che vogliono convertire in un permesso di soggiorno per lavoro un permesso rilasciato per altri motivi avranno tempo fino al 31 dicembre per presentare domanda. Stesso termine anche per i datori di lavoro che vogliono far arrivare in Italia e assumere cittadini stranieri formati all’estero.

Pubblicato il testo definitivo del Piano di Azione Nazionale della Garanzia Infanzia (PANGI), che riguarda i diritti di bambini, bambine e adolescenti in condizione di povertà e ad alto rischio di esclusione sociale. Per i minori stranieri non accompagnati, per i quali si registra un tasso di povertà superiore rispetto agli altri, il Piano indica e si propone di fronteggiare le barriere legate alla loro condizione.

 

Luglio-agosto 2022

Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha firmato il Decreto interministeriale che stabilisce i criteri di assegnazione di un contributo in favore delle cooperative sociali che abbiano assunto persone alle quali è stato riconosciuto lo status di protezione internazionale. L’agevolazione è riconosciuta sotto forma di esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico delle cooperative sociali dovuti per le assunzioni, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, nel limite massimo di importo pari a 350 euro su base mensile.

La circolare INPS, del 2 agosto 2022, n. 95 dichiara di voler “dare applicazione” alla recente sentenza 11.3.2022 n. 67  della Corte Costituzionale: l’ente previdenziale invita i giudici (e quindi indirettamente anche la pubblica amministrazione) a dare applicazione alle sentenze della Corte Europea del 25.11.2021 e dunque alle direttiva 2003/109 e 2011/98 sulla questione degli assegni per il nucleo familiare per familiari residenti in un Paese terzo. L’INPS comunica che gli uffici periferici rivedranno i provvedimenti di diniego a fronte di richieste di riesame e accoglieranno le nuove domande che verranno eventualmente proposte.

Con il messaggio INPS n. 2951 anche i titolari di permesso per protezione speciale, assistenza minori e casi speciali avranno diritto all’Assegno Unico Universale così come coloro che sono in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno.

Il ministero dell’Interno mette a disposizione degli studenti con protezione internazionale (con status di rifugiati o beneficiari di protezione sussidiaria, o con protezione temporanea per i cittadini ucraini) ottenuta entro il 26 agosto 2022, 100 annualità di borse di studio negli atenei italiani per l’anno accademico 2022/23. Nel bando, consultabile sul sito web della Crui, sono indicati requisiti e modalità di partecipazione.

 

Giugno 2022

Pubblicato il 16 maggio il Protocollo di intesa triennale per favorire l’inserimento socio lavorativo di richiedenti e titolari di protezione internazionale e altri cittadini stranieri in condizioni di vulnerabilità. Il documento, redatto con la collaborazione di UNHCR, è stato firmato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, dal Ministro dell’Interno, dal presidente della Associazione Nazionali dei Costruttori Edili e dai segretari generali dei sindacati dei lavoratori. La collaborazione mira all’inserimento socio-lavorativo di almeno 3mila persone, tra richiedenti e titolari di protezione internazionale o temporanea, titolari di protezione speciale, minori stranieri non accompagnati in transizione verso l’età adulta ed ex minori stranieri non accompagnati. I destinatari saranno inseriti nei percorsi di formazione delle scuole edili, e faranno esperienze sul campo con tirocini da svolgersi direttamente presso le imprese.

È stato pubblicato il 9 giugno l’avviso di “PUOI – Protezione Unita a Obiettivo Integrazione, progetto dedicato ai migranti vulnerabili promosso dalla Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione. Grazie a un rifinanziamento di 11,8 milioni di euro, il progetto realizzerà su tutto il territorio nazionale altri 2000 percorsi di inserimento socio-lavorativo con la collaborazione di operatori pubblici e privati del mercato del lavoro. I destinatari sono: richiedenti e titolari di protezione internazionale, titolari di permessi di soggiorno rilasciato in casi speciali che consentono lo svolgimento di attività lavorativa, titolari di permesso di soggiorno per protezione speciale e temporanea, cittadini stranieri fino a 24 anni non compiuti entrati in Italia come minori non accompagnati, regolarmente soggiornanti, inoccupati o disoccupati.

Pubblicati il 30 maggio i nuovi Rapporti annuali sulle comunità migranti in Italia, curati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. I Rapporti illustrano le caratteristiche e i processi di integrazione di ciascuna delle 16 principali comunità migranti presenti in Italia (albanese, bangladese, cinese, ecuadoriana, egiziana, filippina, indiana, marocchina, moldava, nigeriana, pakistana, peruviana, senegalese, srilankese, tunisina, ucraina). Per leggere i rapporti, il quaderno di confronto e una nota di sintesi si veda l’approfondimento.

L’ordinanza del Ministero dell’Istruzione del 4 giugno definisce specifiche misure sulla valutazione finale degli apprendimenti per l’anno scolastico 2021/2022 degli alunni e studenti ucraini iscritti nelle classi del primo e del secondo ciclo di istruzione a partire dal 24 febbraio 2022 a seguito della guerra in Ucraina.

 

Aprile-maggio 2022

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), con la nota n. 1074 del 24 maggio 2022, ha fornito chiarimenti relativi alla posizione di studenti extracomunitari i quali, a seguito dell’ingresso nel territorio nazionale per motivi di studio, intendano svolgere attività lavorativa avvalendosi della facoltà prevista dall’art. 14, comma 4, D.P.R. n. 394/1999, che permette l’esercizio di attività lavorative subordinate per un tempo non superiore a 20 ore settimanali, anche cumulabili per cinquantadue settimane, fermo restando il limite annuale di 1.040 ore. L’INL fornisce un’interpretazione restrittiva. Qualora il titolare del permesso per motivi di studio intenda lavorare per un numero di ore maggiore rispetto ai limiti sopra riportati, è tenuto a richiedere la conversione dello stesso in permesso per motivi di lavoro.

Nel 2020, per la prima volta, è diminuito il numero dei contribuenti nati all’estero (4,17 milioni, -1,8%) e, ancora più sensibilmente, il volume dei redditi dichiarati (57,5 miliardi di euro, 4,3%) e dell’Irpef versata (8,2 miliardi di euro, -8,5%). Un ulteriore effetto della pandemia, fotografato da uno studio della Fondazione Leone Moressa su dati MEF – Dipartimento delle Finanze relativi alle dichiarazioni dei redditi 2021 (a.i. 2020), secondo il quale, mediamente, ciascun contribuente nato all’estero nel 2021 ha dichiarato 14.360 euro e versato Irpef per 3.270 euro.

La campagna Ero straniero ha pubblicato, il 10 maggio, un nuovo aggiornamento del monitoraggio sull’attuazione della regolarizzazione straordinaria del 2020. Dai dati forniti dal ministero dell’Interno in risposta alle ultime richieste di accesso agli atti (disponibili sul sito), emerge che, a fine marzo 2022, delle oltre 207.000 domande di emersione presentate dai datori di lavoro, sono 105.000 i permessi di soggiorno in via di rilascio da parte delle prefetture (il 50% circa del totale) e ancora decine di migliaia le pratiche da finalizzare. Da evidenziare, inoltre, il numero piuttosto alto di rigetti che sta emergendo man mano che si procede con l’esame. In proposito, il TAR (sent. 17/05/2022) ha ammesso la possibilità per l’istante di allontanarsi dall’Italia, dopo la presentazione della domanda, sia in presenza di cause di forza maggiore che di gravi e documentati motivi personali e/o familiari.

Il 29 aprile si è tenuto l’evento conclusivo del progetto LGNetEA – acronimo di Local Government Network for Rapid Response and Fast Track Inclusion Services in Disadvantaged Urban Areas ovvero “Rete dei Comuni per una rapida risposta e servizi per l’inclusione d’emergenza in aree urbane svantaggiate” –  che intende migliorare il benessere delle comunità in quei territori dove è alta la presenza di cittadini di origine straniera che non hanno ancora raggiunto un sufficiente livello di integrazione, attraverso la presa in carico delle situazioni più complesse anche al fine di contrastare il degrado, la marginalizzazione e il conflitto sociale nelle aree urbane interessate.

 

Marzo 2022

Il 1° marzo è stato pubblicato il rapporto sulla mediazione interculturale sul portale migranti. Partendo dal quadro normativo e dalla definizione della figura del mediatore, l’approfondimento restituisce un quadro d’insieme a livello regionale, analizzando contesti operativi, normativa, percorsi universitari e di formazione superiore, offrendo anche alcune infografiche esplicative.

 

Gennaio-febbraio 2022

Pubblicato il primo rapporto di monitoraggio sugli investimenti esteri dal Ministero dello Sviluppo Economico, con i dati aggiornati allo scorso 31 dicembre. È di circa 40 milioni di euro l’ammontare degli investimenti esteri in aree strategiche per lo sviluppo e la competitività attirati nel nostro Paese dal programma Investor Visa for Italy, curato dal Ministero dello Sviluppo Economico, che ha registrato un forte incremento di operazioni attivate nel 2021. Investor Visa è un programma avviato nel 2017 dal Ministero che prevede una procedura di concessione di un visto veloce, semplificata e digitale a beneficio dei cittadini non UE che intendono effettuare un importante investimento o una donazione filantropica in Italia.

Presentato il 28 gennaio scorso il bilancio sull’attività al 2021 del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione 2014-2020. I dati sono stati illustrati durante la riunione del Comitato di sorveglianza. A un anno dalla chiusura del Fondo, sono state impegnate quasi tutte le risorse, il 94,5%, ed è stato speso il 69%, come evidenziato nel resoconto dettagliato al 31 dicembre 2021 dal quale emerge, tra i diversi piani di analisi, che circa la metà del totale dei progetti interessa principalmente 3 ambiti di intervento, capacity building (170 progetti), formazione linguistica (85 progetti) e accoglienza dei minori (69 progetti), mentre i primi 4 ambiti di intervento per stanziamenti finanziari riguardano l’accoglienza dei minori, il capacity building, la formazione linguistica e i rimpatri.

 

Novembre-dicembre 2021

In novembre è partito il progetto S.Pr.Int – Strategie, Programmi innovativi, Interventi multistakeholder, finalizzato a migliorare i servizi – amministrativi e socio-sanitari – che favoriscono l’inclusione dei migranti cittadini di Paesi terzi regolarmente presenti sul territorio. Co-finanziato per circa 252mila euro da UE e Ministero dell’Interno nell’ambito del FAMI 2014-2020, il progetto è guidato dalla prefettura di BAT (Barletta-Andria-Trani), in partnership con l’azienda sanitaria, il centro provinciale di istruzione per gli adulti, la cooperativa sociale Comunità Oasi 2 San Francesco Onlus, la Etnie APS Onlus e il consorzio di cooperative sociali NOVA Onlus. Obiettivo della progettualità, che dovrebbe concludersi il 30 settembre 2022, è migliorare il ciclo dei servizi e potenziare il sistema locale di governance dell’immigrazione rafforzando le capacità tecnico-amministrative e consolidando la rete delle istituzioni coinvolte nel processo di inclusione sociale, sanitaria, lavorativa e abitativa dei cittadini stranieri.

Presentato il Rapporto 2021 dell’Osservatorio sull’inclusione socio – economica e finanziaria delle imprese gestite da migranti, frutto di un progetto finanziato dal Fondo nazionale per le politiche migratorie del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Pubblicato il 3 dicembre il Manifesto delle Nuove Generazioni Italiane 2022, presentato dal CoNNGI – Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane, la rete di associazioni di giovani con background migratorio. In questa nuova versione, rispetto all’ultima edizione del 2019, il CoNNGI aggiorna il documento con nuovi dati ed esperienze, dedicando spazio all’ambiente, alla salute e all’eguaglianza, e approfondendo altresì, in maniera trasversale ai diversi capitoli, la necessità di tutelare e garantire accessibilità e pari opportunità a persone portatrici di disabilità, senza distinzione di origine culturale, condizione sociale e genere.

 

Ottobre 2021

Ancora gravi ritardi per quanto riguarda la procedura di emersione-lavoro ai sensi del d.l. 34/2020, oggetto di una interrogazione parlamentare del 6 ottobre 2021 alla Camera, proprio sui ritardi nell’esame delle domande di regolarizzazione degli stranieri. Il Tribunale Amministrativo Regionale, inoltre, nello stesso giorno si è espresso sulla illegittimità degli ingiustificati ritardi dello Sportello Unico (TAR Lombardia
Sezione III, Sentenza 6 ottobre 2021, n. 2145, accertamento dell’illegittimità del silenzio serbato dall’Amministrazione convenuta sulla domanda di emersione dal lavoro irregolare e condanna a provvedere entro trenta giorni).

Sul fronte integrazione, pubblicata la Guida per la persona straniera privata della libertà personale, realizzata grazie alla collaborazione tra l’Associazione  per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, la Clinica Legale Carcere e Diritti II del  Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino, e l’Ufficio della Garante dei  diritti delle persone private della libertà personale della Città di Torino e con il  contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo. Il manuale contiene informazioni sul diritto al soggiorno in Italia che risultano fondamentali per rinnovare e mantenere la propria regolare posizione sul territorio e conoscere, per avere effettivo accesso, i diritti connessi alla propria condizione di detenuto. La guida è disponibile in italianofranceseinglese ed in lingua araba.

 

Settembre 2021

Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e il presidente di ANCI, con una lettera indirizzata a tutti i Comuni italiani, hanno invitato le amministrazioni locali a partecipare alla prima indagine nazionale sulle condizioni abitative dei migranti che lavorano nel settore agro-alimentare. L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività del progetto “InCas – Piano d’Azione a supporto degli enti locali nell’ambito dei processi di Inclusione dei cittadini stranieri e degli interventi di Contrasto allo Sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato“, sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso il Fondo Politiche Migratorie e realizzato da ANCI in collaborazione con la Fondazione Cittalia. Obiettivo dell’indagine è quello di definire una mappatura di tutte le situazioni di precarietà e disagio abitativo presenti sul territorio nazionale, utile per realizzare interventi e azioni concrete di contrasto agli insediamenti abusivi.

 

Agosto 2021

Con decreto del ministro dell’Interno sono stati finanziati attraverso le risorse del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 45 progetti presentati dagli enti locali per complessivi 677 posti. Tali risorse sono state utilizzate per finanziare, a completamento della graduatoria, complessivamente 96 progetti per 1532 posti, per un totale di € 38.126.217,90 annuali.

Quasi il 60% delle persone ospitate nelle strutture di accoglienza non sarebbero inclini ad aderire alla vaccinazione anti-COVID-19: è quanto emerge dal documento “Dossier COVID-19. Indagine sulla disponibilità a vaccinarsi contro il COVID-19 da parte delle persone ospitate nei centri/strutture di accoglienza in Italia”, pubblicato dai Tavoli Asilo e Immigrazione e Immigrazione e Salute. L’indagine è stata condotta a maggio 2021 con l’obiettivo di intercettare eventuali resistenze o perplessità tra gli ospiti delle strutture di accoglienza e cercare di migliorare la corretta circolazione di informazioni sanitarie.

Dal 3 agosto sono on-line le traduzioni delle sintesi dei Report sulle comunità migranti realizzati dalla Direzione Generale dell’Immigrazione. È possibile consultare le versioni in inglese e in francese o spagnolo. Le traduzioni possono essere uno strumento per garantire una maggiore diffusione dei dati relativi alle sedici comunità, alla loro composizione, alle loro rappresentanze e alle loro associazioni.

 

Giugno-luglio 2021

Il 14 luglio 2021 il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha siglato un Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato, pubblicato sul sito internet del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Sulla procedura emersione lavoro, segnaliamo la pubblicazione di “Regolarizzazione 2020: domande e risposte dell’ASGI”, un contributo ad uso degli operatori legali per rispondere ad alcuni dei numerosi dubbi interpretativi ancora sussistenti in materia.

 

Maggio 2021

Pubblicato il bando, attivo fino al 30 giugno 2021, finanziato dal Fondo nazionale per le Politiche e i Servizi dell’asilo, per l’assegnazione di 1800 posti in sostegno a minori e persone fragili. Grazie a questo finanziamento si permetterà agli enti locali – titolari dei progetti attivi nell’ambito del Sistema di accoglienza integrata (Sai) – di richiedere un ampliamento dei posti disponibili per l’assistenza a minori stranieri non accompagnati, per un totale di 1500 posti, e per le persone con disagio mentale e assistenza sanitaria specialistica e prolungata, per un totale di 300 posti.

 

Gennaio-aprile 2021

Sul fronte integrazione e lavoro sembra che ci sia una ripartenza da parte degli enti governativi e delle organizzazioni di settore. A gennaio 2021 sono stati presentati 606 progetti dal Programma Nazionale del Fondo per l’Integrazione (FAMI) 2014-2020. Di questi, 287 sono stati conclusi, 298 sono ancora in corso e 21 da avviare, per un importo di spesa pari al 91,2% del bilancio del Fondo, pari a 798.150.940 euro. Tra questi

  • 405 progetti a sostegno dell’integrazione degli immigrati regolari, con la partecipazione di enti locali e centri di formazione per adulti
  • 180 progetti riguardano il sistema di asilo destinato a 12.834 persone vulnerabili e 2.995 minori stranieri non accompagnati
  • 19 progetti promuovono il rimpatrio volontario assistito, il rimpatrio forzato e le operazioni di reinsediamento.

Pubblicato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali il Paper 2020 Stranieri nel mercato del lavoro in Italia. I dati mostrano un peggioramento delle condizioni di lavoro rispetto al 2019: l’impatto della pandemia della SARS-COV-2 sull’economia italiana ha causato una riduzione del numero di dipendenti tra italiani (- 583.500), cittadini UE (-67mila unità) e cittadini extracomunitari (-190mila e 330unità). Anche i flussi migratori per motivi di lavoro stanno diminuendo già da tempo. Complessivamente sono stati interrotti oltre 1,4 milioni di contratti di cui circa 260 mila relativi a cittadini stranieri.

La procedura di emersione-regolarizzazione del DL n. 34/2020, su cui Fondazione ISMU sta attuando un approfondito monitoraggio, sembra abbia subito un forte rallentamento: le oltre 200.000 domande di regolarizzazione presentate sono ferme al vaglio delle Prefetture da molti mesi ormai. La regolarizzazione straordinaria del 2020 è in una situazione di stallo, con pesanti conseguenze in termini di sicurezza sociale e sanitaria e di legalità per il nostro Paese. Così si legge nella lettera aperta inviata il 21 aprile da numerose organizzazioni di settore ai Ministri dell’Interno, della Salute, del Lavoro e delle Politiche agricole, nonché al presidente della Camera e al presidente della Commissione affari costituzionali.

Infine, sempre riguardo al delicato tema dell’integrazione sociale e lavorativa delle persone migranti, il 28 aprile 2021 è partito in diciotto comuni italiani il progetto, co-finanziato dall’Unione Europea con la linea di finanziamento Misure emergenziali del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI), denominato LGNet Assistenza Emergenziale per l’inclusione dei cittadini stranieri che non hanno ancora raggiunto un livello sufficiente di integrazione e autonomia abitativa e/o lavorativa.

Sistema di asilo e accoglienza

Dicembre 2022

In occasione del terzo giro di valutazione da parte del GRETA (Group of Experts on Action against Trafficking in Human Beings) sullo stato di implementazione della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta alla tratta di esseri umani in Italia, ASGI ha inviato le proprie osservazioni e le raccomandazioni ritenute prioritarie nell’ottica dell’effettiva tutela dei diritti delle vittime di tratta.

 

Novembre 2022

30 novembre: 114 rifugiati provenienti dalla Libia, originari della Siria e di alcuni paesi africani, tra cui Eritrea, Sudan, Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo, verranno ospitati nel Sistema di accoglienza nazionale e dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla Federazione delle Chiese evangeliche italiane e Tavola valdese. Con questo arrivo si completa il primo protocollo per rifugiati e richiedenti asilo provenienti dalla Libia, firmato dai ministeri dell’Interno e degli Esteri, UNHCR, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche e Tavola Valdese, per un totale di 500 persone accolte nel nostro paese, 300 dallo Stato e 200 dalle associazioni.

 

Ottobre 2022

L’11 ottobre sono partiti, diretti in Germania, altri 74 richiedenti asilo ricollocati nel quadro del Meccanismo Volontario di Solidarietà, in attuazione della Dichiarazione politica adottata lo scorso 10 giugno a Lussemburgo dal Consiglio europeo Affari Interni. Si tratta della seconda operazione, preceduta da un volo diretto in Francia effettuato lo scorso mese di agosto, curata dal Viminale in raccordo con la Commissione europea, l’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo (Euaa) e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim).

Il 19 ottobre il Consiglio dei Ministri ha deliberato l’adozione del Piano nazionale d’azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani relativo al periodo 2022-2025. Il Piano, si legge nel comunicato di fine seduta, definisce le strategie pluriennali e le azioni finalizzate alla sensibilizzazione, alla prevenzione, all’emersione e all’integrazione sociale delle vittime ed è fondato sulle quattro direttrici che a livello internazionale guidano la lotta alla tratta degli esseri umani.

 

Settembre 2022

Per chi fugge dalla guerra in Ucraina e dall’Afghanistan aumentano i posti nel Sistema di Accoglienza e Integrazione gestito dagli Enti Locali. È quanto conferma la conversione in legge del decreto “Aiuti Bis” (DL 115/2022). In particolare, sono previsti fino a 8 mila posti aggiuntivi nel SAI, “a partire da quelli già resi disponibili dai Comuni e non ancora finanziati”. Per coprire l’incremento, il Ministero dell’Interno può contare su un contributo di 50,5 milioni di euro. L’incremento servirà “prioritariamente per soddisfare le eccezionali esigenze di accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina e dall’Afghanistan”. All’aumento di 8000 posti nel SAI, corrisponde una diminuzione di altrettanti nuovi posti attivabili nel sistema di accoglienza diffusa per i profughi ucraini gestito dal terzo settore, avviato in questi mesi per fronteggiare l’alto numero di arrivi.

È del 25 settembre l’ultima ordinanza della Protezione Civile per assicurare, sul territorio nazionale, l’accoglienza, il soccorso e l’assistenza alla popolazione in conseguenza degli accadimenti in atto nel territorio dell’Ucraina.

È stato adottato il Decreto Interministeriale con cui vengono chiarite le modalità di accesso al Fondo per i rimborsi delle spese vive e i permessi retribuiti dei tutori volontari, figure di sostegno dei minori stranieri non accompagnati. I tutori avranno diritto al rimborso per le spese di viaggio sostenute per svolgere la propria funzione e a permessi retribuiti dal lavoro fino a 60 ore annue.

Pubblicato il rapporto IOM/ILO Stime globali sulla schiavitù moderna Lavoro forzato e matrimonio forzato. Le stime globali del 2021 indicano che, ogni giorno, circa 49,6 milioni di persone si trovano in condizioni di schiavitù moderna, costrette a lavorare contro la propria volontà o in situazione di matrimonio forzato. Il lavoro forzato rappresenta circa 27,6 milioni delle persone in schiavitù moderna e circa 22 milioni in matrimonio forzato.

Dell’ EUAA invece la pubblicazione del fact sheet Protecting women and girls in the asylum procedure, che analizza il tema della protezione di donne e ragazze in una prospettiva comparata.

 

Luglio-agosto 2022

A fine luglio, grazie a nuovi corridoi umanitari, sono arrivati in Italia circa 300 cittadini afghani in partenza da Iran e Pakistan, nell’ambito del “Piano italiano per il popolo afghano”, nato allo scopo di rispondere alla crisi umanitaria in Afghanistan, con particolare riguardo a donne e minori. Con questi trasferimenti aerei si avvia un percorso che prevede il complessivo trasferimento in Italia di 1200 cittadini afghani in condizioni di particolare vulnerabilità e rischio, non solo da Pakistan e Iran, ma anche da altri Paesi della regione. L’iniziativa costituisce la prosecuzione ideale dell’evacuazione d’emergenza da Kabul condotta nell’agosto 2021.

È stato pubblicato, il 4 agosto 2022, nella sezione Amministrazione Trasparente – Bandi di Gara e Contratti, l’avviso pubblico per la presentazione di progetti di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati da finanziare con risorse europee del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2021-2027. Con l’avviso si intende finanziare, nell’ambito della programmazione del fondo Fami, l’attivazione di 1.000 posti, su base regionale, in centri di prima accoglienza.

Per quanto riguarda i minori, è stato pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro il Rapporto di approfondimento semestrale sui MISNA, che propone una completa e dettagliata analisi del fenomeno della presenza di Minori Stranieri Non Accompagnati in Italia, sulla base dei dati raccolti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali attraverso il SIM.

Con decreto del ministro dell’Interno del 23 agosto 2022, sono stati finanziati fino al 31 dicembre 2022, a valere sul Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo, 105 progetti già attivi, per l’ampliamento di 2.325 posti, categoria ordinari. Saranno destinati “prioritariamente per soddisfare le eccezionali esigenze di accoglienza profughi provenienti dall’Ucraina e dall’Afghanistan”.

 

Giugno 2022

Il 10 giugno sono stati finanziati con decreto del Ministro dell’Interno, per un importo complessivo di 53 milioni per ognuno degli anni del triennio 2022-2024 e per un totale di 3.530 posti, 135 progetti di enti locali aderenti al Sistema accoglienza e integrazione (Sai), per ampliarne la capacità di accoglienza. I progetti sono finanziati con risorse stanziate per l’accoglienza dei profughi provenienti dall’Afghanistan e dall’Ucraina.

La Commissione nazionale per il diritto di asilo ha tenuto il 21 giugno l’evento conclusivo del progetto europeo EmAs.Com, che in quasi 3 anni di lavoro ha permesso, grazie a fondi economici messi a disposizione della Commissione Europea, l’implementazione del sistema nazionale di asilo, realizzato in partnership con l’UNHCR.

 

Aprile-maggio 2022

Per prevenire e gestire episodi di allontanamento e/o scomparsa dai luoghi di accoglienza di minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina, il Commissario per il coordinamento delle attività di assistenza ha adottato una nuova sezione del “Piano minori stranieri non accompagnati” dedicato alla loro ricerca anche al fine di una tempestiva ed immediata verifica delle prime informazioni ed eventuale attivazione del piano provinciale per le persone scomparse.

Degli oltre 40mila minori arrivati dall’Ucraina, 4660 sono minori non accompagnati e sono registrati nella banca dati del ministero del Lavoro. Di questi ultimi, oltre 3mila sono affidati alle famiglie e oltre 840 sono ospitati in istituti (dati del Ministero dell’Interno).

Il Commissario delegato per il coordinamento delle misure e delle procedure finalizzate alle attività di assistenza nei confronti dei minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina, nell’ambito delle proprie competenze, ha proceduto all’aggiornamento del Piano adottato il 25 marzo scorso. Sono state specificate con maggiore dettaglio le modalità di implementazione del Sistema informativo minori, al fine di agevolare il censimento realizzato attraverso quel sistema.

Sono state pubblicate dal Ministero dell’Istruzione le indicazioni operative in merito all’accoglienza scolastica per gli studenti ucraini.

 

Marzo 2022

Il 10 marzo è stata diramata ai prefetti la circolare con cui si forniscono ai prefetti indicazioni sul modello di accoglienza dei profughi ucraini delineato dalle ordinanze di protezione civile n. 872 e n. 873 adottate, dopo la dichiarazione – fino al 31 dicembre prossimo – dello stato di emergenza in relazione all’esigenza di assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale. La circolare fornisce anche indicazioni ai prefetti sulle disposizioni di carattere sanitario che i profughi ucraini dovranno seguire per poter accedere al circuito dell’accoglienza pubblica.

Pubblicata la scheda con le indicazioni disponibili anche in lingua ucraina, inglese e russa per la permanenza dei profughi ucraini sul territorio nazionale. Illustra gli obblighi sanitari da rispettare secondo la normativa anti-Covid 19, a chi rivolgersi per usufruire di un alloggio, le modalità per regolarizzare la propria posizione in Italia e altre informazioni utili.

Il PON Legalità 2014-2020 ha messo in campo per l’emergenza Ucraina 17 milioni di euro destinati dall’Autorità di gestione del programma, istituita presso il Viminale, ai progetti per l’accoglienza dei profughi. Le risorse predisposte dal PON Legalità per l’emergenza umanitaria legata alla crisi ucraina fanno capo alle linee di intervento che finanziano azioni a supporto dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti, realizzabili attraverso il recupero e la valorizzazione di immobili pubblici, anche confiscati alla criminalità organizzata. Per queste azioni sono stati assegnati nel complesso, ad oggi, fondi per oltre 92,8 milioni di euro.

Il Capo Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione ha adottato, d’intesa con l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati e sequestrati alla criminalità organizzata, le linee guida previste dal protocollo d’intesa, sottoscritto lo scorso 25 marzo, per promuovere l’utilizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata per finalità di accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina, sia di quelli in gestione dell’Agenzia che di quelli destinati ai Comuni.

Il 2 marzo un gruppo di 99 rifugiati e richiedenti asilo vulnerabili è stato evacuato nella notte dalla Libia verso l’Italia. Si tratta del primo volo di evacuazione del 2022, organizzato grazie alla collaborazione tra UNHCR, l’Agenzia Onu per i rifugiati, i ministeri italiani dell’Interno e degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale (Maeci) e l’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (Inmp). Con il protrarsi della crisi in Libia, l’Italia e l’UNHCR continuano gli sforzi per assistere i rifugiati vulnerabili a lasciare il Paese. Le persone evacuate, giunte ieri sera in Italia, provengono da Eritrea, Etiopia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen: molte hanno dovuto affrontare lunghi periodi di incertezza e privazioni, anche della libertà personale, e hanno bisogno urgente di assistenza.

 

Gennaio-febbraio 2022

Pubblicato il rapporto di sintesi “Identificazione dei bisogni specifici delle vittime di tratta beneficiarie di protezione internazionale”, nell’ambito del progetto transnazionale “TRIPS – identification of TRafficked International Protection beneficiaries’ Special needs.”

Il 17 febbraio 2022, il Consiglio svizzero per i rifugiati (OSAR) ha pubblicato una relazione sulla situazione dei richiedenti e beneficiari di protezione internazionale con problemi di salute mentale in Italia, in particolare per i rimpatriati di Dublino. Essa definisce il quadro giuridico internazionale, europeo e italiano, le condizioni di alloggio, l’identificazione della vulnerabilità, il trattamento e i servizi disponibili. La relazione esamina le questioni relative al collocamento in centri di prima accoglienza anziché in centri specializzati, ai meccanismi di identificazione limitati e alla mancanza di informazioni e di traduzione. La relazione conclude formulando raccomandazioni contro il trasferimento di persone con gravi problemi di salute mentale o che necessitano di un trattamento psicologico o psichiatrico a lungo termine, nonché di avvalersi della clausola discrezionale di cui all’articolo 17(1) nel regolamento di Dublino per seguire le esigenze e gli interessi della persona con problemi di salute mentale.

 

Novembre-dicembre 2021

Firmato il 4 novembre al Viminale il protocollo di intesa per la realizzazione del progetto corridoi umanitari/ evacuazioni per l’Afghanistan per aprire corridoi umanitari per cittadini afghani bisognosi di protezione internazionale provenienti da Pakistan e Iran, ed eventuali altri Paesi di primo asilo o Paesi di transito. Il protocollo interesserà 1200 persone: si faranno carico dell’accoglienza, nel dettaglio, la Caritas per 300 persone, la Comunità di S. Egidio per 200, la Tavola Valdese per 200, l’Arci per 100, mentre il Ministero dell’Interno per i restanti 400 migranti e delle spese del trasporto aereo.

È stato inoltre sottoscritto il 16 dicembre al Viminale un protocollo d’intesa per favorire interventi di assistenza e accoglienza nei confronti dei cittadini afghani evacuati dal loro Paese. L’accordo è stato firmato dal vice Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, prefetto Daniela Parisi, e dalle presidenti delle associazioni Rete per la Parità, Le Contemporanee, Consiglio Nazionale Donne Italiane e Soroptimist International d’Italia. Associazioni che, tenendo conto delle opportunità offerte dalle proprie diramazioni territoriali, forniranno ai beneficiari forme di supporto e di assistenza per agevolare integrazione e inserimento sociale. Il dipartimento garantirà il supporto necessario tramite la rete di prefetture territorialmente competenti.

Con il progetto “Apertura dei corridoi umanitari” sono arrivati in Italia 44 persone di nazionalità siriana provenienti dal Libano, mentre tramite il “Protocollo Etiopia” sono state accolte 63 persone di nazionalità eritrea (60), yemenita (2) e somala (1) provenienti dai campi profughi etiopi. Sono invece 93 le persone arrivate in Italia con un corridoio umanitario dalla Libia, sulla base di un protocollo che riguarderà complessivamente 500 persone vulnerabili.

Il 20 dicembre 2021 è stata rinnovata la convenzione con la quale Save The Children si impegna a fornire, a titolo gratuito, fino al 31 dicembre 2022, un’adeguata assistenza, protezione e orientamento informativo e legale in favore dei minori stranieri che giungono in Italia non accompagnati. L’organizzazione si è resa disponibile, nello spirito di collaborazione e dialogo instaurato con l’amministrazione dell’Interno nel 2019, a proseguire l’attività per il 2022.

 

Ottobre 2021

Il ministro dell’Interno il 7 ottobre 2021 ha partecipato al Forum promosso dall’Unione europea sulla protezione dei cittadini afghani, presieduto dall’Alto Rappresentante UE, Josep Borrell, e dal Commissario Affari Interni, Ylva Johansson. La responsabile del Viminale ha ribadito la necessità per i prossimi mesi di una forte linea europea di intervento nel contrasto al traffico di esseri umani.

Pubblicato dall’Ufficio statistico del Consiglio Superiore della Magistratura lo studio statistico su Protezione Internazionale e Immigrazione – Andamenti dei flussi statistici 2016-2020. Scopo del documento è la rappresentazione dell’andamento dei flussi dei procedimenti in materia di protezione internazionale e immigrazione negli anni dal 2016 al 2020, annotati nei registri in uso presso gli uffici giudiziari.

Il Servizio Inclusione della Diaconia Valdese, nell’ambito delle azioni di advocacy per i diritti dei richiedenti asilo lanciate dal Forum per cambiare l’ordine delle cose, ha realizzato un monitoraggio per analizzare le problematiche affrontate dagli stranieri nel rapporto con le Questure dei territori in cui opera. Il monitoraggio ha come obiettivo quello di identificare le principali criticità in tale ambito, per poter individuare soluzioni condivise che garantiscano agli stranieri l’accesso ai servizi e la tutela dei rispettivi diritti e interessi. Il report, che si riferisce al primo semestre del 2021, sottolinea tre macro temi in relazione ai quali è più probabile il verificarsi di problematiche e prassi illegittime nel rapporto tra l’Autorità e lo straniero: il riconoscimento della Protezione Speciale, la presentazione delle domande di Protezione Internazionale e le pratiche di emissione/rinnovo dei permessi di soggiorno.

 

Settembre 2021

Il 10 settembre 2021 è stata pubblicata una nota orientativa e di approfondimento rivolta alle ANCI Regionali sui contenuti delle risposte date alle richieste avanzate da parte dei Comuni durante la Commissione Immigrazione straordinaria dello scorso 7 settembre relativamente all’emergenza Afghanistan. Nella nota sono illustrate alcune informazioni relative al mantenimento dell’unità familiare nell’ambito delle procedure di accoglienza, sulla impossibilità odierna di ottenere il ricongiungimento familiare, sulla gestione delle offerte di accoglienza da privati cittadini, sulle modalità di affidamento che i Comuni possono adottare per l’ampliamento e rafforzamento del sistema SAI.

Sullo stesso tema, EASO ha pubblicato un rapporto  aggiornato sull’Afghanistan. Questo rapporto ha lo scopo di fornire informazioni sulla sicurezza, rilevanti per la determinazione dello status di protezione internazionale, illustrando sia la situazione generale sia gli sviluppi regionali e distrettuali.

 

Agosto 2021

È stato firmato e pubblicato il 5 agosto il protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto “Apertura dei corridoi umanitari”, con l’obiettivo di favorire l’arrivo in Italia in modo legale e in condizioni di sicurezza per 1000 richiedenti protezione internazionale provenienti dal Libano al fine di una loro accoglienza e integrazione.

È stato firmato il 12 agosto il protocollo di intesa per la realizzazione del progetto “PAGELLE IN TASCA – Canali di studio per minori rifugiati” promosso da INTERSOS in collaborazione con UNHCR. L’accordo consentirà l’ingresso regolare in Italia con visto per studio di 35 minori stranieri non accompagnati attualmente rifugiati in Niger. Il progetto, co-finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana, dalla fondazione Migrantes e da INTERSOS, mira a sperimentare un canale complementare di protezione e ingresso specificatamente dedicato alla protezione dei minori non accompagnati ed alla promozione del diritto allo studio. I minori verranno accolti da famiglie affidatarie, attraverso l’istituto dell’affidamento familiare o, in subordine, presso adeguate strutture di accoglienza.

Sono 4.890 i cittadini afghani evacuati in Italia dall’inizio dell’operazione denominata “Aquila Omnia” (dati del Ministero della Difesa al 27 agosto 2021). Il primo volo militare del ponte aereo da Kabul è stato il 18 agosto; la fine delle operazioni militari di ritiro dal Paese è datata 28 agosto. In previsione del ritiro definitivo delle truppe alleate dall’Afghanistan, il Ministero della Difesa italiano si è attivato per individuare una procedura finalizzata a concedere la protezione internazionale ai cittadini di nazionalità afghana che hanno svolto, a favore dei contingenti militari italiani, prestazioni con carattere di continuità nell’ambito delle missioni internazionali, e che rimanendo sul territorio sarebbero esposti al pericolo di ritorsioni e persecuzioni da parte del nuovo governo a guida talebana. I collaboratori afghani e le loro famiglie saranno collocati nel Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI).

 

Giugno-luglio 2021

Il 18 giugno è stato presentato il Rapporto annuale SIPROIMI/SAI, allo scopo di illustrare i dati relativi ai richiedenti, titolari di protezione internazionale e minori stranieri non accompagnati accolti nel novellato SAI – Sistema di Accoglienza e Integrazione, descrivendo poi i servizi a essi garantiti dai comuni e dagli altri enti locali.

Si rende inoltre noto il Rapporto Italia AIDA aggiornato, pubblicato all’inizio di giugno, il quale tiene traccia dei recenti sviluppi nel settore delle procedure di asilo, delle condizioni di accoglienza, della detenzione dei richiedenti asilo e del contenuto della protezione internazionale nel 2020. Il Rapporto è stato redatto dall’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (ASGI), curato e pubblicato da ECRE, il Consiglio europeo per i rifugiati e gli esiliati. Esso si basa principalmente sulle esperienze pratiche dei rappresentanti legali dell’ASGI nelle diverse regioni italiane, nonché sulle informazioni ufficiali e sui rapporti statistici disponibili, sulla giurisprudenza e su altre fonti pubbliche. Le informazioni contenute sono aggiornate al 31 dicembre 2020, salvo diversa indicazione.

La Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Ancona ha realizzato una pubblicazione dedicata alla “Violenza contro le donne nella protezione internazionale”, frutto di un progetto formativo congiunto tra la commissione, la cooperativa sociale On the Road e l’università degli Studi di Teramo.

Segnaliamo inoltre la pubblicazione della Scheda ASGI sulla tutela della salute e il diritto al soggiorno per i cittadini stranieri in Italia. Nel testo, diviso in tre sezioni, si affronta la tutela del diritto alla salute e i permessi di soggiorno per cure mediche previsti dall’ordinamento prima del D.l. 113/2018 conv. l. 132/2018, il permesso di soggiorno per cure mediche introdotto dal D.l. 113/2018 e si approfondisce il tema delle condizioni di salute correlate alla protezione internazionale e la loro tutela giurisprudenziale.

 

Maggio 2021

È stato adottato un protocollo operativo sulla tratta di esseri umani da alcune prefetture lombarde, tra cui quella di Milano, dal Tribunale di Milano, e da varie associazioni di settore.

L’intesa in concreto mira ad armonizzare la cooperazione tra tutti i soggetti – istituzionali e del privato sociale – che si interfacciano, in base alle proprie competenze, con le possibili vittime, favorendo lo scambio di informazioni nell’ambito delle procedure di riconoscimento, segnalazione e presa in carico, come richiamato dal protocollo stesso dal “Meccanismo nazionale di Referral per le persone trafficate in Italia”.

 

Gennaio-aprile 2021

Sulla base della relazione speciale dell’EASO, Asylum Trends e COVID-19, alcune Sezioni specializzate dei Tribunali hanno riconosciuto il diritto dei richiedenti asilo denegati di non essere rimpatriati nei loro Paesi d’origine a causa del rischio associato all’epidemia di coronavirus. Qui un approfondimento sul tema dei ricercatori del nostro settore legislazione.

Sempre da EASO, pubblicata un’analisi giuridica che si propone come strumento pratico per comprendere le disposizioni della Direttiva sulle condizioni di accoglienza 2013/33/UE, mirando a raggiungere la convergenza tra gli Stati membri dell’UE stabilendo standard comuni per l’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale.

L’UNHCR italiano ha trasmesso le Linee Guida indirizzate alle Commissioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale, al fine di contribuire alla corretta identificazione delle vittime della tratta di esseri umani nel contesto delle procedure di valutazione delle domande di asilo, fornendo loro assistenza e protezione.

Il 18 marzo, il Capo del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione e il Direttore Regionale, Coordinatore per la Crisi dei migranti e dei rifugiati in Europa del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, hanno firmato una dichiarazione di intenti con la quale l’UNICEF si impegna a collaborare con il Ministero dell’Interno, gratuitamente, per un periodo di 18 mesi. L’accordo prevede lo sviluppo di modalità comuni di accoglienza dei minori stranieri.

Il 23 marzo è stato pubblicato dal Ministro dell’Interno un Vademecum, firmato dal capo del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, per fornire procedure e buone pratiche per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.