Minori stranieri non accompagnati. Accesso all’istruzione e alla formazione in Italia – Comunicato stampa 18.5.2022
12 Maggio 2022
Cooperativa Lotta Contro L’Emarginazione Onlus
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Questa iniziativa – realizzata dall’ente promotore – è stata selezionata per la Mappatura delle buone pratiche per l’inclusione lavorativa di migranti e rifugiati curata dal Settore Economia e Lavoro di Fondazione ISMU ETS.

L’ente promotore

AREA SOCIETÀ COOPERATIVA ONLUS, impresa sociale con sede a Villanuova sul Clisi (BS)

Enti partner

Molteplici, in particolare realtà del territorio bresciano della Valle Sabbia quali enti locali, parrocchie, associazioni culturali e sportive, cooperative sociali e altri enti impegnati nell’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo (Coordinamento Provinciale SAI/SPRAR), agenzie per il lavoro e il Centro Islamico di Vobarno (BS). Nell’ambito del Progetto FAMI 2020-2022 “I.am – Integrazione, Autonomia, Mobilità”: Immobiliare Sociale Bresciana (BS), Infrastrutture Sociali (BS), Cooperativa Il Mosaico (BS), Cooperativa Il Sestante (PD), Cooperativa FAI (PD), Cooperativa Gruppo R (PD), Cooperativa Gea (PD), Fondazione E35 (RE), Cooperativa L’Ovile (RE), Consorzio Mestieri (RE), Consorzio Idee in Rete (RM).

Gli ambiti di intervento

  • Tirocini e accompagnamento al lavoro
  • Orientamento alla ricerca attiva del lavoro
  • Rafforzamento delle competenze, alfabetizzazione ed educazione civica come strumenti per l’inserimento lavorativo
  • Job creation e auto-imprenditorialità
  • Formazione e sviluppo professionale

Il target

Le pratiche di inclusione socio-lavorativa della cooperativa riguardano migranti, tra cui richiedenti asilo e rifugiati, il cui status giuridico consenta l’ingresso nel mercato del lavoro.

L’obiettivo

L’impegno di Area si è strutturato tenendo conto, in generale, del processo di evoluzione delle migrazioni nell’area bresciana, dove – da almeno un ventennio – la presenza di persone con background migratorio costituisce un fenomeno significativo, coinvolgendo lo stesso territorio valsabbino attraverso, innanzitutto, il progressivo aumento di famiglie con un progetto migratorio stabile e, conseguentemente, di seconde generazioni di immigrati. La Cooperativa ha quindi sviluppato nel tempo, e tuttora apertamente mantiene, l’obiettivo sia di rispondere ai bisogni delle famiglie migranti nell’ambito dei propri servizi consultoriali e socio-educativi, sia di contribuire ai processi di inclusione sociale della componente immigrata nel territorio, anche rispetto alla sua integrazione occupazionale. In tale cornice complessiva, da circa un decennio e all’affacciarsi di nuovi bisogni, Area conduce un’esperienza specifica con persone rifugiate e richiedenti asilo tramite una progettazione di micro-accoglienza diffusa, sfociata peraltro – nel 2018 – nella gestione del primo progetto SPRAR della Valle Sabbia all’interno del Comune di Serle (BS).

Le attività

Area si autodefinisce come impresa sociale senza fini di lucro specializzata nella progettazione compartecipata e nella gestione di servizi rivolti alla persona, in particolar modo alle famiglie e ai minori. Attraverso un’articolata struttura organizzativa, la cooperativa gestisce molteplici attività: consultori familiari; servizi educativi rivolti a bambini di età compresa tra i tre mesi e i tre anni (principalmente tramite asili nido) e di supporto in ambito scolastico (p.es.: percorsi di prevenzione ed educazione alla salute, sportelli di ascolto psicologico professionale ormai “istituzionalizzati” tra gli istituti della Valle Sabbia); servizi per i minori, che spaziano dall’assistenza domiciliare a centri diurni ed estivi, dalla realizzazione di laboratori ludici alla presa in carico di minori autori di reati mediante il loro accompagnamento individualizzato e responsabilizzante finalizzato a ricostruire il “legame spezzato” tra il soggetto e il suo contesto di vita; servizi orientati allo sviluppo del territorio in senso inclusivo, che, condotti in collaborazione con gli stakeholder locali (amministrazioni, associazioni, gruppi formali e informali), mirano a promuovere la prevenzione del disagio, la cittadinanza attiva e il benessere della comunità (p.es.: housing sociale, azioni di educazione di comunità, accoglienza e integrazione di stranieri richiedenti asilo).

L’impegno della cooperativa a favore dei migranti rappresenta, quindi, un tassello importante e coerente nel “mosaico” della sua complessiva mission istituzionale. Al riguardo, in primo luogo, si segnalano le attività globalmente svolte dalla cooperativa all’interno dei progetti SPRAR (SIPROIMI/SAI) e CAS per l’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo a cui essa ha partecipato nell’ultimo decennio. Tali attività hanno innanzitutto compreso linee di azione orientate al sostegno, all’integrazione sociale e alla graduale autonomizzazione delle persone straniere coinvolte, quali l’accoglienza in appartamento, l’accompagnamento nell’iter per la richiesta d’asilo (tramite orientamento legale), l’accompagnamento ai servizi scolastici e socio-sanitari del territorio, il supporto psicologico, l’erogazione di corsi per l’alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana, la realizzazione di laboratori finalizzati alla socializzazione, la mediazione linguistico-culturale. Accanto a ciò, e spesso in stretta connessione con i precedenti interventi, Area si è impegnata in attività direttamente orientate a favorire l’inclusione lavorativa dei migranti “incontrati” nell’ambito dei progetti. Tra queste, spiccano:

  • servizi di orientamento al lavoro;
  • l’avviamento a tirocini lavorativi presso aziende del territorio;
  • l’invio a corsi di formazione professionalizzanti;
  • l’inserimento in alcune associazioni locali.

Tali attenzioni si sono accentuate, nell’ultimo periodo, grazie alla partecipazione al progetto FAMI “I.Am – Integrazione, Autonomia, Mobilità” (2020-2022), volto a promuovere – anche in un’ottica interregionale – l’autonomia dei titolari di protezione internazionale usciti dal circuito dell’accoglienza attraverso percorsi sostenibili di inserimento lavorativo, abitativo e socio-culturale. Area, in sinergia con i dodici partner della rete progettuale, gestisce uno sportello nel territorio della Valle Sabbia e del Garda finalizzato a realizzare con i beneficiari del progetto piani di intervento personalizzati. L’obiettivo che si propone questo lavoro di scambio e accompagnamento è di alimentare il progressivo sviluppo dell’indipendenza della persona all’interno di un progetto di vita autonomo e – al contempo – legato al territorio, quindi anche mediante l’attivo coinvolgimento degli attori istituzionali e socio-economici della comunità di riferimento. Anche in questo specifico caso, insieme ad altri fondamentali interventi nella prospettiva dell’integrazione sociale dei beneficiari (p.es.: orientamento e sostegno all’autonomia abitativa, accompagnamento educativo e ai servizi socio-sanitari del territorio), sono state implementate azioni di sostegno all’autonomia lavorativa dei migranti, finalizzate – in ultima analisi – alla loro inclusione occupazionale. Tra le più recenti, si distingue l’attivazione – dal maggio 2021 – di un percorso formativo mirato a sviluppare competenze imprenditoriali fra i titolari di protezione internazionale.

Le fonti di finanziamento

Risorse interne; risorse pubbliche per i tirocini destinati, in particolare, a persone rifugiate o richiedenti asilo.

I risultati ottenuti in termini quantitativi

In quanto cooperativa di tipo A che si occupa in larga parte di servizi educativi e consultoriali, Area non ha avuto modo di inserire direttamente all’interno della sua struttura le persone migranti coinvolte nelle proprie azioni di inclusione socio-lavorativa. Nondimeno, è complessivamente possibile ravvisare una serie di risultati significativi conseguiti su questo versante. Più precisamente:

  • otto beneficiari nell’ambito dei progetti SPRAR (SIPROIMI/SAI) hanno usufruito di tirocini lavorativi, quattro dei quali sfociati in un’assunzione (due in un’azienda del territorio operante nella produzione di caldaie industriali, con contratti inizialmente a tempo determinato e in seguito a tempo indeterminato; due in altrettante cooperative di tipo B del territorio operanti, fra gli altri servizi, nella manutenzione del verde);
  • tre altri beneficiari hanno avuto l’opportunità di svolgere tirocini professionalizzanti sostenuti direttamente dalle aziende coinvolte, uno dei quali sfociato in un’assunzione (in un territorio esterno a quello di riferimento per la cooperativa);
  • ulteriori cinque beneficiari, al termine del percorso di accoglienza, hanno trovato un’occupazione in realtà aziendali del territorio attraverso contratti di apprendistato o di assunzione a tempo determinato.

I risultati ottenuti in termini qualitativi

L’impegno a favore dell’integrazione sociale dei migranti, anche attraverso la promozione di autonomia e opportunità lavorative, si pone in stretta continuità con la globale missione di impresa sociale perseguita da Area; ciò, specialmente, per quanto riguarda l’attenzione al principio-cardine della dignità della persona e l’intento di svolgere un ruolo di rilievo nello sviluppo di un territorio inclusivo. È, questo, un apporto non solo “di senso” ma anche dagli importanti risvolti sul piano dell’apprendimento organizzativo, e quindi della propria efficacia strategica e operativa, chiaramente percepito all’interno della cooperativa, come sottolineato da due sue figure di riferimento: «Il nostro impegno in progetti e attività a favore delle persone migranti si inserisce nella volontà di Area di presidiare sul territorio i bisogni e le necessità di una parte importante della popolazione locale, nonostante le resistenze a volte incontrate nel voler favorire i processi di integrazione reciproca» (Chiara Cavagnini, Referente del Settore Inclusione); «Il lavoro quotidiano con i cittadini immigrati, principalmente ma certo non soltanto all’interno dei servizi consultoriali ed educativi, ha portato i nostri operatori ad interrogarsi sulle pratiche e le prese in carico per rispondere in modo ancor più mirato, generando così nuove opportunità – e risultati – di apprendimento condiviso nel complesso dei nostri servizi» (Silvia Butturini, Responsabile dei Servizi Educativi).

I punti di forza

Indubbiamente, la presenza pluriennale nel territorio di comunità di persone di origine straniera ha costituito una condizione di contesto e di partenza incentivante per la promozione, da parte di Area, di attività orientate all’inclusione socio-lavorativa dei migranti. È, ad esempio, grazie a questa esperienza accumulata in più di un decennio (anche attraverso i propri servizi fondamentali di sostegno alle famiglie e ai minori e nell’area scolastico-educativa) che la cooperativa ha saputo gestire con risorse progettuali e operative adeguate le iniziative più recenti nell’accoglienza e nell’integrazione di rifugiati e richiedenti asilo. Oltre a ciò, due altri fattori si sono rivelati cruciali punti di forza per il conseguimento di risultati significativi nel campo dell’inclusione socio-lavorativa di persone immigrate: a) il forte e storico radicamento, con un riconoscimento esterno da tempo acquisito, nel territorio bresciano e in particolare nella Valle Sabbia; b) anche in virtù di questa posizione privilegiata, la capacità di collaborazione e reciproco coordinamento con altre ed eterogenee realtà che si occupano di servizi e progetti rivolti ai migranti.

Le criticità

A partire dall’osservatorio diretto dei referenti di Area, appaiono sostanzialmente tre le criticità affrontate, tra loro interconnesse e in generale variamente riconducibili alla situazione di contesto in cui la cooperativa si trova a operare. Il problema di fondo consiste nella non ancora adeguata presenza di condizioni per garantire una reale integrazione di lungo periodo una volta conclusi i percorsi di accoglienza e i progetti intrapresi. Ciò si collega anche, da un lato, alla realtà di un territorio non sempre disponibile e aperto all’accoglienza e all’integrazione (p.es., attraverso una scarsa disponibilità ad affittare abitazioni a persone di origine straniera); dall’altro, a un vincolo “strutturale” con cui notoriamente, nel nostro paese, devono confrontarsi gli enti impegnati nel campo dell’integrazione socio-lavorativa dei migranti, dato dalla difficoltà di dare continuità alle iniziative implementate nel quadro di progetti delimitati nel tempo e ai loro stessi risultati.

Le prospettive future

L’intento di Area per il prossimo futuro è di continuare a rafforzare il proprio impegno a favore dell’integrazione – anche occupazionale – di migranti e rifugiati nel territorio, sia attraverso l’accesso a nuove fonti di finanziamento, sia attraverso il consolidamento delle partnership territoriali per rispondere ai loro bisogni legati all’inserimento abitativo, lavorativo e sociale, nonché alle specifiche criticità ed esigenze emerse su questi vari fronti nell’intero periodo pandemico.

Aggiornato al 15.02.2022

Scheda a cura di Fondazione ISMU

 

CONTATTI

chiara.cavagnini@areaonlus.org