Settore Lavoro e welfare

Il settore Lavoro e welfare promuove e realizza un’ampia attività di ricerca, formazione, informazione e consulenza sui temi dell’inclusione occupazionale dei migranti e della valorizzazione delle risorse umane con un background migratorio.

Presente da sempre nel piano di attività di Fondazione ISMU ETS, questa attenzione muove dalla consapevolezza di come il lavoro sia una dimensione fondamentale per promuovere l’integrazione e la convivenza e massimizzare l’impatto positivo dell’immigrazione. Le ricerche e i progetti realizzati nell’ambito del Settore hanno dato un contributo fondamentale alla conoscenza dei processi d’incorporazione dei migranti nel mercato del lavoro italiano, consentito lo sviluppo di piste interpretative ampiamente recepite dal dibattito scientifico e mass-mediologico, costituito un punto di riferimento per i diversi stakeholder impegnati nella governance dei flussi migratori e dei processi di inclusione.

Libro Bianco sul governo delle migrazioni economiche

Indicazioni e proposte
sul ridisegno degli schemi di governo delle migrazioni economiche
e delle procedure per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro straniera

Predisposto grazie a un ampio processo di consultazione degli stakeholder dell’economia e della società, il Libro Bianco sul governo delle migrazioni economiche (disponibile QUI) – realizzato dal Settore Economia e Lavoro di Fondazione ISMU ETS (oggi Settore Lavoro e welfare) – offre un complesso di indicazioni e proposte utili innanzitutto ai decisori pubblici e quindi a tutti gli attori del mercato del lavoro coinvolti nella gestione dei processi migratori e di inclusione dei lavoratori immigrati

Gli scenari demografici del Paese, gli squilibri del mercato del lavoro, la necessità di sostenere il riposizionamento competitivo delle imprese nel quadro della digitalizzazione e della transizione ecologica, l’urgenza di offrire risposte al crescente bisogno di cura e assistenza costituiscono altrettante sfide cruciali per il presente e il futuro dell’Italia, tutte strettamente intrecciate con l’immigrazione. Quest’ultima, infatti, può fornire un contributo prezioso alla soluzione dei problemi dell’economia e della società, ma può anche – se non adeguatamente gestita e valorizzata – concorrere ad accentuarli.

Alla luce di questa consapevolezza, il Libro Bianco vuole costituire una piattaforma di discussione e confronto tra le forze politiche e sociali, con l’auspicio di contribuire alla rapida approvazione di provvedimenti utili a promuovere una gestione delle migrazioni economiche orientata a criteri di coerenza coi fabbisogni del sistema economico e sociale, tutela dei diritti dei migranti e di tutti gli altri lavoratori, sostenibilità nel medio lungo-periodo dei processi migratori e di integrazione, conciliabilità con le esigenze dei Paesi d’origine, potenziamento della capacità attrattiva nei confronti dell’immigrazione a più elevato valore aggiunto.

Con questo lavoro Fondazione ISMU attende al suo mandato istituzionale di ente indipendente che opera a supporto dei molteplici attori implicati nella governance delle migrazioni e della convivenza interetnica, collaborando con enti pubblici e organizzazioni della società civile. Nella convinzione di come la costruzione di regimi migratori e modelli di inclusione equi e sostenibili richiede buone politiche fondate sui risultati della ricerca ma anche costruite con l’apporto di tutti gli attori implicati e portatori di interessi. E nella consapevolezza di come occorra coniugare l’esigenza di schemi migratori flessibili, semplici, user-friendly, che rispondano all’obiettivo di disporre in tempi rapidi della manodopera di cui si ha bisogno, col carattere politico, nel senso nobile del termine, del governo dell’immigrazione. Ovvero di come le scelte di governo – e di non governo – dell’immigrazione incorporano sempre, in maniera più o meno consapevole, una visione del futuro

Attualmente, il settore è impegnato in queste linee di attività

Monitoraggio su immigrazione e mercato del lavoro in Italia – Il governo e la governance delle migrazioni economiche –
Buone pratiche per l’inclusione lavorativa di migranti e rifugiati – Gestione delle risorse umane immigrate e Diversity Management – Valorizzazione delle competenze dei migranti – Imprenditorialità immigrata – Migrazioni e sviluppo

Formazione e consulenza per le aziende

Il Settore mette a disposizione delle imprese e degli altri attori del mercato del lavoro – sindacati, associazioni datoriali e ordini professionali, servizi per l’impiego, agenzie di intermediazione, istituti di formazione, enti bilaterali, ecc. – le proprie competenze e servizi per lo sviluppo e la realizzazione di progetti di ricerca, formazione, consulenza.

Linee di attività

Monitoraggio su immigrazione e mercato del lavoro in Italia

Questa linea di attività realizza il monitoraggio dei percorsi di inclusione/espulsione e mobilità dei lavoratori stranieri nel mercato del lavoro italiano, analizzati alla luce delle tendenze europee e internazionali.
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Il monitoraggio si fonda sulla ricognizione, l’elaborazione e l’analisi critica di dati di fonte diversa  utili a ricostruire il quadro relativo a: la popolazione straniera attiva e inattiva, occupata e disoccupata e i relativi tassi disaggregati per genere; le caratteristiche degli stranieri occupati; le previsioni relative alle assunzioni di immigrati, l’approfondimento di temi di particolare attualità.
Fondamentale per l’elaborazione di riflessioni e proposte per il governo e la governance dei processi migratori e di integrazione (vedi Sezione dedicata), questa attività confluisce nell’approfondimento sul Lavoro all’interno dell’annuale Rapporto ISMU sulle migrazioni.
  1. Zanfrini L. (2024), Il lavoro, in Fondazione ISMU ETS, Ventinovesimo Rapporto sulle migrazioni 2023, FrancoAngeli, Milano.
  2. Zanfrini L. (2023),The Labour Market, in Cesareo V. (ed.), The Twenty-eight Italian Report on Migrations 2022, Fondazione ISMU, Milano.
  3. Zanfrini L. (2023), Il lavoro, in Fondazione ISMU ETS, Ventottesimo Rapporto sulle migrazioni 2022, FrancoAngeli, Milano.
  4. Zanfrini L. (2022),The Labour Market, in Cesareo V. (ed.), The Twenty-seventh Italian Report on Migrations 2021, Fondazione ISMU, Milano.
  5. Zanfrini L. (2022), Il lavoro, in Fondazione ISMU, Ventisettesimo Rapporto sulle migrazioni 2021, FrancoAngeli, Milano.
  6. Zanfrini L. (2021),The Labour Market, in Cesareo V. (ed.), The Twenty-sixth Italian Report on Migrations 2020, Fondazione ISMU, Milano.
  7. Zanfrini L. (2021), Il lavoro, in Fondazione ISMU, Ventiseiesimo Rapporto sulle migrazioni 2020, FrancoAngeli, Milano.
  8. Zanfrini L. (2020),The Labour Market, in Cesareo V. (ed), The Twenty-fifth Italian Report on Migrations 2019, Fondazione ISMU, Milano.
  9. Zanfrini L. (2020), Il lavoro, in Fondazione ISMU, Venticinquesimo Rapporto sulle migrazioni 2019, FrancoAngeli, MIlano.
  10. Zanfrini L. (2019),The Labour Market, in Cesareo V. (ed.), The Twenty-fourth Italian Report on Migrations 2018, Fondazione ISMU, Milano.
  11. Zanfrini L. (2019), Il lavoro, in Fondazione ISMU, Ventiquattresimo Rapporto sulle migrazioni 2018, FrancoAngeli, Milano.
  12. Zanfrini L. (2018), Work, in Cesareo V. (ed.), The Twenty-third Italian Report on Migrations 2017, Fondazione ISMU, Milano
  13. Zanfrini L. (2018), Il lavoro, in Fondazione ISMU, Ventitreesimo Rapporto sulle migrazioni 2017, FrancoAngeli, Milano. (Scheda di presentazione del volume)
  14. Zanfrini L. (2017), The Labour Market, in Cesareo V. (ed.), The Twenty-second italian report on Migrations 2016, Mc Graw-Hill Education, Milano. Consulta
  15. Zanfrini L. (2017), Il Lavoro, in Fondazione ISMU, Ventiduesimo rapporto sulle migrazioni 2016, FrancoAngeli, Milano (Scheda di presentazione del volume)
  16. Zanfrini L., (2016), Il lavoro, in Fondazione ISMU, Ventunesimo Rapporto sulle migrazioni 2015, FrancoAngeli, Milano. (Scheda di presentazione del volume)
  17. Zanfrini L., (2016), The Labour Market, in Cesareo V. (ed.), The Twenty-first Italian Report on Migrations 2015, Mc Graw-Hill Education, Milano.
  18. Zanfrini L., (2014), Il lavoro, in Fondazione ISMU, Ventesimo Rapporto sulle migrazioni 1994-2014. FrancoAngeli, Milano. (Scheda di presentazione del volume)
  19. Zanfrini L., (2016), Work, in Cesareo V. (ed.), Twenty years of migrations in Italy: 1994-2014, Mc Graw-Hill Education, Milano. (Scheda di presentazione del volume)
Per gli anni precedenti vedi QUI.
Per altri dati sulle migrazioni vedi QUI.

Il governo e la governance della migrazione economica

Attraverso un costante confronto con gli stakeholder della società e del mercato del lavoro, questa linea di attività mira alla formulazione di riflessioni e proposte sul governo e la governance delle migrazioni economiche e dei percorsi di inclusione di migranti e rifugiati, secondo un approccio attento alla sostenibilità di lungo periodo dei processi migratori e di integrazione e alla massimizzazione dei vantaggi per tutti gli attori coinvolti.
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Oltre alle analisi contenute nell’approfondimento sul Lavoro all’interno dell’annuale Rapporto ISMU sulle migrazioni (vedi qui sezione Monitoraggio su immigrazione e mercato del lavoro in Italia), questa linea di attività ha prodotto un Libro Verde sul governo delle migrazioni economiche, con un focus su quattro aree strategiche per la resilienza del sistema sociale e la ripresa economica: lavoro per le famiglie, settore agricolo, professioni sanitarie, attrazione di investitori/migranti qualificati.
⇒ Si invitano dunque tutti gli interessati a fare pervenire i propri suggerimenti, integrazioni e rilievi critici scrivendo, entro il 30 novembre 2021, all’indirizzo: economiaelavoro@ismu.org.

Immigrazione e disabilità. Un binomio paradigmatico

I temi dell’immigrazione così come quelli legati alla disabilità sono da anni al centro dell’attenzione di molti studiosi, policy-maker e professionisti.
Fino ad oggi, una minore attenzione è stata invece dedicata all’intreccio fra i due temi e in particolare ai rischi di discriminazione intersezionale cui vanno incontro le persone con disabilità e con un background migratorio o appartenenti a minoranze etniche svantaggiate; così come, per converso, alle risorse e opportunità specifiche di questo gruppo sociale.
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Buone pratiche per l’inclusione lavorativa di migranti e rifugiati

Questa linea di attività mira alla individuazione di iniziative e progetti per il rafforzamento dell’occupabilità, l’accompagnamento al lavoro, la valorizzazione delle risorse umane immigrate, con una specifica attenzione per i gruppi più vulnerabili e a rischio di esclusione.
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Attraverso la costruzione di repertori di buone pratiche si vuole dare risalto alle iniziative delle istituzioni locali, degli attori della società civile, delle imprese e delle altre organizzazioni del mondo del lavoro a favore di una economia più inclusiva e proprio per questo più competitiva.
Dare visibilità a queste esperienze è quanto mai importante. Consente infatti di favorire la loro reciproca conoscenza e l’attivazione di sinergie, così da ottimizzare l’impatto delle risorse messe in campo e promuovere la generazione di circoli virtuosi. Inoltre, sul piano civico, permette di dare testimonianza dell’impegno quotidiano che molti soggetti mettono nella creazione delle basi di un modello di integrazione e di sviluppo sostenibile.
♦ Mappatura delle pratiche per l’Inclusione lavorativa dei migranti e titolari di protezione internazionale, realizzata dal Settore Economia e Lavoro di Fondazione ISMU in collaborazione con l’associazione Robert F. Kennedy Human Rights ItaliaUNHCR e Rete Migrazioni e Lavoro
♦ Mappatura delle imprese che coniugano competitività e inclusione attraverso iniziative di Diversity Mangement, realizzata nell’ambito del Progetto DimiCome
♦ Mappatura delle iniziative per facilitare l’accesso delle donne con un background migratorio all’occupazione e a posizioni adeguate alle loro competenze, realizzata nell’ambito del Progetto GRASE

Gestione delle risorse umane immigrate e Diversity Management

Questa linea di attività realizza studi e interventi sul tema della gestione delle risorse umane con un background migratorio secondo la prospettiva del Diversity Management, ossia nella consapevolezza che la valorizzazione delle differenze etniche e culturali rappresenta una leva strategica per l’incremento della capacità creativa e innovativa delle organizzazioni e dei sistemi produttivi locali.
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Oltre che attraverso specifici studi dedicati alle azioni di diversity management interculturale nelle imprese italiane ed europee  –  si veda The Diversity Value, Una macchina in moto col freno tirato – 
questa linea si sviluppa attraverso un costante confronto con gli stakeholder finalizzato alla valorizzazione delle loro iniziative in questo campo e all’identificazione dei loro fabbisogni formativi e informativi.
Da qui nascono le proposte del Settore Economia e Lavoro per le imprese e gli altri attori del mercato del lavoro e gli strumenti di formazione realizzati sviluppati nell’ambito del Progetto DimiCome 
BOOKLET Il Diversity Management per le risorse umane immigrate – Fondazione ISMU
KIT FORMATIVO Includere e Valorizzare  le Competenze dei Migranti – Fondazione ISMU

Progetti realizzati o in corso di realizzazione 

Studi e strumenti

Valorizzazione delle competenze dei migranti

Questa linea di attività mira all’obiettivo di portare a galla e sprigionare, nel mercato del lavoro e nella società, il potenziale delle risorse umane con background migratorio, e in particolare dei loro apprendimenti formali, non formali e informali.
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Tra le abilità intrinsecamente legate al background migratorio, che è esperienza diretta per i migranti e eredità familiare per le seconde generazioni, campeggiano le competenze interculturali: si tratta di una risorsa tanto preziosa quanto sottoutilizzata, nell’ambito di una contemporaneità globalizzata sempre più intensamente messa alla prova dalle sfide del pluralismo culturale e dell’interconnessione planetaria.
Il settore Economia e lavoro si dedica con particolare attenzione all’analisi di questo patrimonio e alla promozione del suo riconoscimento sociale, sia come leva per favorire l’inclusione lavorativa dei migranti, sia per innescare auspicabili processi di riorganizzazione in chiave pluralistica e inclusiva dei servizi e delle organizzazioni del mercato del lavoro.
Oltre che nell’ambito del Progetto internazionale DIVERSE, che ha fatto da battistrada al processo di emersione e riconoscimento delle competenze dei migranti, questa linea di attività si è sviluppata grazie in particolare al Progetto DimiCome.
L’obiettivo di questo impegno a tutto tondo per la valorizzazione del capitale umano dei migranti è innanzitutto incoraggiare un cambiamento di carattere culturale, verso una nuova e più matura stagione nelle relazioni tra immigrazione e mercato del lavoro, in cui la prima non sia più vista soltanto come una riserva di forza lavoro adattabile e a buon mercato, ma piuttosto come una risorsa preziosa per la crescita sociale ed economica italiana ed europea.
Per approfondire
♦ The diversity value
♦ Le competenze interculturali delle persone con background migratorio: una risorsa da comprendere e valorizzare, ISMU Paper, luglio.
♦ Nuove metodologie per la valutazione delle qualifiche accademiche dei beneficiari di protezione internazionale in Italia, ISMU Paper, marzo)

Imprenditorialità immigrata

Questa linea di attività mira a favorire l’espressione del potenziale imprenditivo dei soggetti con un background migratorio.
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Essa trova sviluppo attraverso la partecipazione a specifici progetti, quali i due attualmente in corso
NES – Newcomer Entrepreneurship Support, che mira a favorire l’empowerment di incubatori/acceleratori d’impresa e altri servizi per l’imprenditorialità con riferimento alle specifiche esigenze di nuovi o potenziali imprenditori immigrati/rifugiati nelle aree metropolitane di Milano, Francoforte, Amburgo, Londra, Parigi e Stoccolma.
BITE – Building Integration Through Entrepreneurship, che mira a supportare la creazione e lo sviluppo di piccole e medie imprese con un forte impatto sociale ed ambientale, guidate dalla diaspora africana in Italia, Grecia e Svezia

Migrazioni e sviluppo

Il rapporto tra migrazioni e sviluppo è divenuto oggetto, negli ultimi anni, di una rinnovata e crescente attenzione a livello internazionale.
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L’obiettivo di rendere la governance della mobilità umana uno dei pilastri delle politiche di sostegno allo sviluppo è oggi tra le priorità delle principali agenzie internazionali, dell’Unione Europea e, sempre più spesso, degli Stati d’origine e di destinazione dei flussi migratori. Si veda Migration and Development: Old and New Ambivalences of the European Approach.
Già grazie alla partecipazione al progetto MAPID – Migrants’ Associations and Philippine Institutions for Development (2008-2010), coordinato dallo Scalabrini Migration Centre di Manila e realizzato grazie al programma Aeneas, ISMU ha acquisito uno specifico expertise nel campo dell’empowerment delle associazioni nate dall’immigrazione – nella prospettiva di promuovere una cittadinanza attiva – e della sensibilizzazione degli attori di governo, secondo le linee guida indicate dall’Unione Europea. Tra gli altri prodotti, ne è scaturito un ricco training kit facilmente riadattabile ad altri target di riferimento.
“Due sponde. Sviluppo economico e promozione di imprese socialmente orientate nei dipartimenti di origine dell’emigrazione peruviana in Italia” (2011-2014), promosso da Fondazione Solidarete e finanziato da Fondazione Cariplo
“Dall’idea all’impresa: co-sviluppo tra Lombardia e Tadla Azilal” (2014), coordinato da Medinaterranea e finanziato dal Comune di Milano nell’ambito del progetto “Milano per il co-sviluppo”
“Cooperazione tra Italia ed El Salvador in tema di migrazione e inclusione socio-economica” (2018-2019), promosso da Soleterre Onlus e finanziato dall’Agenzia Italiana per la cooperazione e lo sviluppo
⇒ Vedi altri approfondimenti su questi temi >>

Trent’anni di ISMU
Dalla scoperta del lavoro immigrato
alla valorizzazione della diversità come risorsa competitiva

La specifica fase in cui l’Italia conobbe la sua transizione migratoria ha condizionato non poco la tematizzazione dell’immigrazione nel discorso pubblico e scientifico e, in particolare, l’analisi del suo ruolo nel mercato del lavoro. Negli altri paesi europei (così come in Italia con riguardo alle migrazioni interne dei decenni del dopoguerra), l’immigrazione era stata studiata come fenomeno industriale che chiamava in causa i temi e i problemi legati ai rapporti di classe e al conflitto industriale, ai processi d’identificazione con la classe operaia, alla relazione tra operai autoctoni e immigrati, all’azione sindacale, alle strategie di mobilità sociale, ai movimenti sociali.

Ciclo di webinar in cui sono stati approfonditi specifici temi
per la stesura del Libro Bianco sul governo delle migrazioni economiche

Altre iniziative pubbliche

Pubblicazioni

Progetti e approfondimenti

Rassegna stampa

Corriere della Sera. Buone notizie, 14.5.2024. Lavoro, se sei straniera non c’è

Corriere della Sera. Buone notizie, 27.2.2024. Stranieri e lavoro, non solo badanti: curare le competenze

Il Sole 24Ore, 29.1.2024, L’inverno demografico impone di rivedere le attuali politiche per l’immigrazione

Io Donna, 21.10.2023. Ragazzi e lavoro: che cosa sognano gli italiani di seconda generazione

Il Sole 24Ore, 17 luglio 2023. Nuovi rapporti di lavoro: uno su quattro avviato con nati all’estero

Il Sole 24Ore, 8 luglio 2023. Miseria e bassa scolarità acuiscono i problemi dell’integrazione

Avvenire, 22 aprile 2023. Perché la demografia italiana ha bisogno di figli e di immigrati

Il Foglio, 28 marzo 2023. Perché il decreto flussi non è la soluzione per una migrazione regolare

Il Sole 24Ore, 6 febbraio 2023. Più spazio ai lavoratori extra Ue, aumentano gli ingressi e i settori coinvolti. Intervista a Laura Zanfrini

Il Sole 24Ore, 26 luglio 2022. Decreto flussi 2021 al rallentatore

Il Sole 24Ore, 29 agosto 2022. Ripensare le migrazioni: una sfida per la politica

Avvenire, 17 settembre 2022. Santo il 9 ottobre. Le migrazioni secondo Scalabrini: questione di giustizia e sviluppo

Huffingonpost.it, 9 novembre 2022. Divieto di velo per le donne sul luogo di lavoro: quanto è miope la Corte di Giustizia Ue

Responsabile scientifico
Laura Zanfrini

Ricercatori e esperti

Massimiliano Monaci
Chiara Formichi