Società Cooperativa Multiservizi – Veneto
21 Agosto 2019
Everel Group Spa – Veneto
21 Agosto 2019
Società Cooperativa Multiservizi – Veneto
21 Agosto 2019
Everel Group Spa – Veneto
21 Agosto 2019

Coop Insieme – Veneto

1) Nome e ragione sociale dell’impresa: Coop Insieme – coop di tipo B

2) Ubicazione dell’impresa: Vicenza

3) Settore di attività: Servizi e ambiente

4) Tipologia di servizi e/o prodotti: Smaltimento rifiuti, riciclo e vendita dell’usato

5) Numero totale di collaboratori: 141

6) Numero totale di collaboratori immigrati: 33

7) Numero totale di tirocinanti immigrati: 28

8) Numero di eventuali collaboratori rifugiati e/o richiedenti asilo: 4

9) Numero di eventuali tirocinanti rifugiati e/o richiedenti asilo: 8

10) Applicazione di dispositivi/iniziative istituzionali a favore dell’integrazione lavorativa e dello sviluppo professionale dei migranti:

NO

11) Inquadramento delle pratiche di inclusione e valorizzazione lavorative dei migranti in modelli di business e/o strategie competitive socialmente responsabili:

SI

Nella mission della cooperativa c’è l’accoglienza e l’inserimento di soggetti svantaggiati, le persone straniere e i richiedenti asilo. Essi rientrano nelle quattro categorie di popolazione con cui sviluppano progetti di inclusione lavorativa, nel codice etico e nel bilancio sociale vi è esplicito riferimento al valore dell’integrazione lavorativa e sociale.

12) Sviluppo di iniziative in cooperazione con altri soggetti, e/o partecipazione a reti strutturate di collaborazione, per l’integrazione lavorativa e lo sviluppo professionale dei migranti:

SI

Lavorano in convenzione con delle cooperative sociali del vicentino (Consorzio Prisma) che si occupano di accoglienza di richiedenti asilo per il loro inserimento lavorativo. Hanno poi contatti informali con il mondo delle aziende (e con le associazioni di categoria) per l’inserimento lavorativo di personale straniero, ma senza accordi formali.

13) Azioni/iniziative fondamentali di diversity management a favore dei migranti:

  • Modello di flessibilità oraria per i richiedenti asilo per conciliare il lavoro e la partecipazione ai corsi di italiano o la scuola per ottenere il diploma di terza media
  • Viene garantito tempo e spazio adeguato per i tempi di preghiera del personale di religione musulmana
  • Hanno la mensa vegetariana per superare le difficoltà legate alle restrizioni alimentari di ordine religioso, ma al contempo offrono la possibilità di poter portare il cibo da casa; nelle sedi dove non c’è la mensa (es. sede di Arzignano) la convenzione con il bar/mensa prevede anche in quel caso la possibilità di un pasto caldo vegetariano
  • Sebbene ci sia una regola interna che stabilisce che le ferie non possono essere più lunghe di due settimane per ragioni legate ai servizi da gestire, i lavoratori stranieri possono accedere a 4 settimane per garantire il rientro nei paesi di origine
  • Ogni persona in inserimento lavorativo ha un tutor sia per l’apprendimento delle regole tecniche del lavoro, ma anche come mediatore per i bisogni legati alla loro situazione (es. bisogni di conciliazione con lo studio, esigenze di carattere religioso, eccetera)
  • La cartellonistica e il materiale sulla sicurezza è disponibile sia in inglese che in italiano
  • Hanno una politica per la costruzione delle squadre orientata alla multiculturalità che prevede che le squadre includano sia personale italiano che straniero
  • Durante il Ramadam vengono aumentate le squadre che si occupano di sgomberi di locali e appartamenti, da due a tre unità, quando vi sono persone che digiunando, in modo da alleggerire il lavoro
  • Si occupano anche di reinserimento di persone straniere in regime di detenzione, anche in caso non abbiano i documenti regolari per il soggiorno in Italia
  • Organizzano le sedi di lavoro per il personale straniero – in particolare dei richiedenti asilo – tenendo conto del fatto che si spostano quasi sempre in bicicletta e sarebbero in grande difficoltà nel raggiungere le sedi più distanti.

14) Eventuali impatti già riscontrabili:

Non viene effettuata una valutazione sistematica degli impatti.