L’avvio del dibattito in aula a Montecitorio sullo ius scholae riguarda una legge importante.
Legando la cittadinanza alla frequenza scolastica si eviterebbe a centinaia di migliaia di ragazzi nati o comunque cresciuti in Italia di ritrovarsi nei prossimi anni a vivere da adulti come “stranieri” in attesa del completamento delle pratiche per la concessione della cittadinanza.
Inoltre, legando l’acquisto alla scuola si valorizzerebbe quest’ultima come luogo di formazione civile. Alcune criticità del progetto – come il mancato collegamento con l’adempimento all’obbligo scolastico o la mancata previsione di opportuni momenti cerimoniali nella scuola – potranno essere corrette in sede di discussione e approvazione.