Questo contributo prende in esame alcune evoluzioni in atto a livello nazionale nel campo dell’integrazione dei beneficiari di protezione internazionale, e più specificamente nell’ambito del riconoscimento dei loro titoli di studio, in funzione della partecipazione al sistema universitario e della valorizzazione del capitale umano.
Dato il recente aumento dei migranti che giungono nel nostro paese per ragioni umanitarie, dal 2015 il sistema universitario italiano è sempre più significativamente interpellato dalle sfide legate all’inclusione dei beneficiari di protezione internazionale. Un primo aspetto, di fondamentale importanza, è il riconoscimento delle credenziali maturate all’estero, fondamentale per l’ingresso o la prosecuzione dell’istruzione terziaria. Il riconoscimento dei titoli esteri è una questione che da tempo viene affrontata dagli atenei nell’ambito di normative ben definite e attraverso prassi consolidate. L’aspetto di novità introdotto dai beneficiari di protezione internazionale risiede nella frequente difficoltà a produrre una documentazione completa a dimostrazione dell’effettivo possesso del diploma.