Progetto “Percorsi di accompagnamento al lavoro”
17 Dicembre 2018
Progetto “Scuolaperta”
20 Dicembre 2018
Progetto “Percorsi di accompagnamento al lavoro”
17 Dicembre 2018
Progetto “Scuolaperta”
20 Dicembre 2018

Questa iniziativa – realizzata dall’ente promotore – è stata selezionata per la Mappatura delle buone pratiche per l’inclusione lavorativa di migranti e rifugiati curata dal Settore Economia e Lavoro di Fondazione ISMU ETS.

L’ente promotore

COMUNE DI MILANO  

Direzione Centrale Politiche del Lavoro, Sviluppo Economico e Università – Area Lavoro e Formazione

 

Gli enti partner

Collaborazioni con Soleterre, Terres des Hommes e Croce Rossa Italiana per lo sviluppo di attività rivolte a richiedenti asilo e beneficiari di protezione.

Negli anni sono stati consolidati rapporti di collaborazione anche con un ampio parco di aziende, che vanno da piccole realtà commerciali di quartiere a grandi organizzazioni come ad esempio My Chef ed Esselunga.

Quando

Il Centro è accreditato al Lavoro da Regione Lombardia dal 2014

Dove

Area Metropolitana Grande Milano

Gli ambiti di intervento

Orientamento alla ricerca attiva del lavoro

  • Bilancio e riconoscimento delle competenze
  • Matchingdomanda/offerta di lavoro
  • Tirocini e accompagnamento al lavoro
  • Rafforzamento delle competenze, alfabetizzazione ed educazione civica come strumenti per l’inserimento lavorativo
  • Formazione e sviluppo professionale

Il target

Persone disoccupate e inoccupate portatrici di fragilità (ad esempio donne sole con figli a carico e disoccupati oltre i 45 anni o con profili poco spendibili sul mercato del lavoro). Tra gli utenti figurano anche numerosi richiedenti asilo e beneficiari di protezione. Gli interventi si rivolgono a persone che non sono in carico ai servizi sociali.

L’obiettivo

Promuovere, tramite il recupero e il rafforzamento delle potenzialità e competenze individuali, l’inserimento lavorativo delle persone disoccupate o inoccupate, spesso portatrici di fragilità, allo scopo di favorirne l’inclusione sociale tout court.

Le attività

Il Centro, accreditato per i Servizi al Lavoro da Regione Lombardia, offre servizi di politica attiva per il lavoro. Gli utenti possono essere inviati da realtà sia del pubblico sia del terzo settore o possono giungere al centro autonomamente.

Previa dichiarazione, tramite i canali istituzionali preposti, dello stato di disoccupazione o inoccupazione, per ogni utente viene progettato un percorso individualizzato di avvicinamento al lavoro, formalizzato nell’ambito di un patto di servizio, ossia un accordo tra utente e pubblica amministrazione. L’utente viene orientato lungo tale percorso grazie al servizio di tutoring presente presso il Centro.

Nel caso dei richiedenti asilo o beneficiari di protezione, il percorso generalmente consiste in un pacchetto di attività che vanno dal bilancio di competenze, all’alfabetizzazione linguistica con focus specifico sul lessico professionale, ai corsi di formazione, all’orientamento alla ricerca attiva del lavoro e stesura del CV, fino al tirocinio in azienda.

Fleming offre infatti una serie di laboratori di 100-200 ore in diversi settori professionali, ad esempio ristorazione, realizzazione e posa di impianti elettrici, manutenzione di interni, giardinaggio e sartoria. I laboratori vengono co-condotti da formatori in ambito professionale e da docenti di italiano, che guidano un processo di acquisizione di competenze tecniche e trasversali, di apprendimento attivo della lingua italiana e di orientamento al lavoro. Non essendo accreditato dalla Regione per i servizi alla formazione, il Centro può favorire un upgrading delle competenze, ma non può rilasciare diplomi o certificazioni con valore ufficiale. Qualora tale documentazione si riveli importante per promuovere l’occupabilità dell’utente, quest’ultimo viene orientato verso i corsi di formazione professionale disponibili sul territorio.

Il Centro rappresenta anche un servizio istituzionale di interfaccia tra mercato del lavoro, territorio e risorse umane in cerca di occupazione. Grazie ad un’attività di scouting aziendale portata avanti negli anni, Fleming è diventato infatti un punto di riferimento per le aziende del territorio, con cui spesso collabora in un rapporto di partnership. Il Centro offre un servizio di matching tra domanda e offerta di lavoro, selezionando, tra quelli dei propri utenti, i profili professionali più adeguati a rispondere ai fabbisogni espressi dalle aziende. Attraverso questo meccanismo vengono attivati tirocini professionalizzanti di massimo 6 mesi, interamente retribuiti dalle aziende, che costituiscono parte integrante dei pacchetti di servizi di upgrading sopra descritti. Inoltre, Il Centro Fleming può organizzare ed erogare corsi di formazione professionale su commessa diretta delle aziende, come base di più ampi percorsi di avviamento al lavoro. Queste attività devono essere inquadrate all’interno di convenzioni tra impresa e amministrazione comunale.

Per quanto riguarda il lavoro con richiedenti asilo e beneficiari di protezione, il Centro Fleming ha avviato una serie di collaborazioni con realtà del terzo settore che promuovono progetti per l’inclusione socio-lavorativa dei migranti. Si tratta di interventi portati avanti da una rete di attori in grado di sostenere i beneficiari su diversi fronti, fortemente interconnessi tra loro: se le realtà del terzo settore hanno infatti gli strumenti per fornire supporto in ambito legale, psicosociale o logistico (ricerca di un alloggio o di opportunità per la conciliazione tra vita familiare e professionale), il Centro Fleming può offrire servizi specialistici di accompagnamento al lavoro.

Le fonti di finanziamento

I servizi sono interamente finanziati con fondi pubblici del Comune di Milano. I percorsi finanziati (Garanzia Giovani, DUL, ecc) vengono erogati da AfolMet come da convenzione tra Comune di Milano e Città Metropolitana.

I risultati ottenuti in termini quantitativi

Grazie all’attività di scouting aziendale costantemente promossa nel corso degli anni, sono ormai più di 400 le organizzazioni del mercato del lavoro che collaborano stabilmente con il Centro Fleming.

Ogni anno vengono attivati circa 300 stage di cui il 55% ca si trasforma in assunzioni con contratti che vanno dall’apprendistato, a contratti a termine, fino al tempo indeterminato. Negli stage attivati ca il 40% vede coinvolti cittadini stranieri, in prevalenza maschi.

I risultati ottenuti in termini qualitativi

Con riferimento ai richiedenti asilo e ai beneficiari di protezione, il lavoro condotto in rete con le realtà del terzo settore si è rivelato di particolare efficacia ai fini dell’effettivo inserimento nel mercato del lavoro. Si tratta di un target reso vulnerabile da un complesso intreccio di fragilità. Spesso sono questioni di tipo legale, psicosociale o di gestione della vita familiare ad ostacolare i percorsi di avvicinamento al lavoro. A sua volta, la condizione di disoccupazione o inoccupazione rischia di aggravare ulteriormente altre problematiche. Un lavoro congiunto di sostegno su più versanti, condotto in modo sinergico da realtà specializzate in differenti ambiti, si rivela strategico per spezzare il circolo vizioso, promuovendo l’innescamento di processi virtuosi di empowerment.

I punti di forza

Nel contesto di servizi per il lavoro sempre più fortemente contraddistinti dalla cifra della burocratizzazione, il Centro Fleming si caratterizza per una spiccata cultura dell’accompagnamento, per l’attenzione alla sfera relazionale e per la capacità di interagire positivamente con la diversità. Si tratta di dimensioni imprescindibili nel lavoro con richiedenti asilo e beneficiari di protezione.

L’ampio numero di aziende che il centro ha saputo fidelizzare nel corso degli anni consente al servizio di raggiungere un buon livello di efficacia nel matching tra domanda e offerta di lavoro, nonché di monitorare nel tempo i bisogni del tessuto economico in funzione dei quali tarare l’offerta formativa.

Le criticità

Milano offre una gamma piuttosto vasta di servizi di gestione dei bisogni e di supporto alla fragilità, ma lo scarso coordinamento tra i diversi attori in gioco, oltre a disorientare l’utenza, provoca una dispersione delle risorse e rischia di compromettere l’efficacia degli interventi posti in essere.

Con specifico riferimento al lavoro con richiedenti asilo e beneficiari di protezione, la principale criticità risiede nella scarsa strumentazione, in termini di competenze linguistiche e trasversali, che questi utenti hanno a disposizione nel momento in cui accedono al Centro. Essendo un servizio specializzato nell’avviamento al lavoro, Fleming non può farsi carico di tutto un indispensabile lavoro di sviluppo di competenze di base, che andrebbe invece svolto a monte, ad opera degli attori preposti.

Le prospettive future

Per migliorare l’efficacia delle proprie attività, il Centro Fleming sta ragionando sul potenziamento dei percorsi di orientamento in uscita. E’ stata elaborata una griglia standardizzata per la messa in trasparenza delle competenze acquisite dagli utenti grazie ai percorsi formativi. In questo modo, alla conclusione dell’iter, è possibile innanzitutto promuovere la consapevolezza dei beneficiari rispetto agli strumenti acquisiti, e in seguito orientarli per un loro efficace utilizzo nella ricerca attiva di un impiego.

In relazione agli utenti richiedenti asilo o beneficiari di protezione, Il Centro Fleming intende potenziare le collaborazioni con le realtà del terzo settore, allo scopo di inserire i propri percorsi di accompagnamento al lavoro nell’ambito di più ampi interventi di supporto integrato e multi-dimensionale, implementati da un insieme coordinato di attori territoriali.

Il Centro intende inoltre sviluppare le proprie potenzialità di interfaccia tra le realtà operanti nel campo dell’accoglienza e dell’integrazione ed il mercato del lavoro, mettendo a disposizione delle prime una serie di informazioni sulle opportunità di impiego disponibili e chiedendo loro di operare una preselezione dei candidati maggiormente occupabili.

 

Aggiornato al 13.12.2018.