Progetto “Comunità e inclusione: femminili plurali”
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Progetto “M’AMA FOOD – Catering dal mondo”
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Questa iniziativa – realizzata dall’ente promotore – è stata selezionata per la Mappatura delle buone pratiche per l’inclusione lavorativa di migranti e rifugiati curata dal Settore Economia e Lavoro di Fondazione ISMU ETS.

La cucina del mondo nei saperi delle donne:
percorsi di integrazione verso l’autonomia

Quando

2020

Dove

L’associazione MondoDonna Onlus, capofila del progetto Cook&Go, ha sede a Bologna.

Enti partner

Cook&Go è promosso dall’Associazione MondoDonna Onlus in qualità di ente capofila di un’ampia rete di sostegno del progetto, composta da enti privati e pubblici, e alla quale hanno aderito MondoDonna Soc. Coop., Fomal – Fondazione Opera Madonna del Lavoro, Porto 15, Yadin Wahida e Città metropolitana di Bologna, Distretto Pianura Est – Unione Reno Galliera, Distretto Pianura Ovest – Unione Terre d’Acqua, Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.

Gli ambiti di intervento

 

  • Formazione e sviluppo professionale
  • Rafforzamento delle competenze, alfabetizzazione ed educazione civica come strumenti per l’inserimento lavorativo
  • Tirocini e accompagnamento al lavoro

Il target

Il progetto Cook&Go si rivolge direttamente ad un gruppo di donne (madri) migranti e di origine straniera e italiane, considerati “soggetti fragili” all’interno delle società di destinazione. Vi sono anche dei beneficiari indiretti, ossia i figli e le figlie delle donne coinvolte partecipanti alla formazione e alle attività interculturali.

Gli obiettivi

  • favorire i processi di integrazione socio-economica delle donne migranti e italiane nelle società di destinazione
  • formare le donne beneficiarie nell’ambito gastronomico tramite un approccio di peer education per facilitare la trasmissione delle conoscenze tecniche e delle abilità trasversali
  • promuovere l’inserimento lavorativo delle beneficiarie del progetto attraverso l’iniziativa sperimentale del food truck.

Le attività

Inizialmente il progetto Cook&Go prevedeva in primis dei percorsi di formazione teorica e pratica in ambito culinario. La formazione prevede momenti di approfondimento pratico e teorico, guidati da chef e da formatori esperti in ambito della ristorazione che privilegiano la modalità di apprendimento partecipata. Ai corsi è presente anche una peer tutor, donna di origine straniera già formata precedentemente da MondoDonna nell’ambito della ristorazione, che utilizza come strumento una comunicazione paritaria. Nello specifico, la formazione è caratterizzata da lezioni pratiche e teoriche che riguardano l’acquisizione delle competenze teoriche e pratiche di cucina di base, sicurezza e normative igiene; trattamento materie prime e semilavorati; e l’attività di sperimentazione attraverso l’elaborazione di nuove ricette e la rivisitazione dei piatti in chiave interculturale e moderna per la creazione di proposte culinarie di street food e finger food. Alle donne coinvolte viene anche offerto un corso propedeutico di lingua italiana orientato all’apprendimento del linguaggio tecnico nell’ambito lavorativo del settore della ristorazione e delle tecniche di autoapprendimento e potenziamento dello studio in autonomia, e all’approfondimento linguistico per rafforzare le competenze scritte e orali relative alla comunicazione sociale e relazionale da utilizzare in situazioni di comunicazione formale (ambito lavorativo, sportelli socio-assistenziali, scuole, ecc). In via sperimentale, è stata attivata anche l’attività di Street Food Etnico itinerante: preparazione, produzione e vendita di prodotti culinari in occasione di eventi, iniziative, mercati periodici e occasionali organizzati sui territori toccati dal progetto. Con questa azione, un gruppo ristretto e ben selezionato di corsiste, che si sono distinte per capacità e motivazione durante il corso di formazione, può mettersi in gioco in un contesto lavorativo reale per testare e migliorare le competenze acquisite e stabilire così un primo contatto con il mondo del lavoro. A tale scopo il progetto mette a disposizione un food truck, che deve essere inteso come una vera e propria “bottega” del gusto ambulante dove è possibile assaggiare e degustare le ricette ideate durante la formazione e da proporre presso i mercati rionali, le fiere del gusto e simili. A supporto dell’attività di produzione e vendita di street food tramite il food truck, sono stati offerti alle beneficiarie anche dei corsi di formazione finanziaria e di comunicazione. Inoltre, il progetto include anche incontri itineranti di lettura di libri per l’infanzia per rievocare i colori e i profumi delle tradizioni culinarie del mondo in un’ottica di trasmissione intergenerazionale madre-figlio che hanno avuto luogo a rotazione nelle biblioteche territoriali.

 

Le fonti di finanziamento

Il progetto è finanziato dalla Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna nell’ambito dell’edizione 2020 del bando “La Cultura come strumento di integrazione: la parola alle donne”.

I risultati ottenuti in termini quantitativi

A livello quantitativo, il progetto Cook&Go ha coinvolto 21 donne migranti di diverse nazionalità.

 

I risultati ottenuti in termini qualitativi

A livello qualitativo, 4 donne migranti delle 21 beneficiarie, sono state selezionate per l’esperienza di vendita e produzione di street food tramite il food truck etnico.

 

I punti di forza

Uno dei punti di forza del progetto Cook&Go è il suo focus e la sua attenzione alla ridefinizione del ruolo della donna all’interno della famiglia di origine e della comunità in cui vive attraverso la valorizzazione e il rafforzamento delle sue competenze e il conseguente inserimento lavorativo nel settore gastronomico. Un ulteriore punto di forza è proprio l’esperienza dell’itinerante food truck che risulta essere uno strumento innovativo tramite il quale accompagnare le beneficiarie nell’intricato mondo del lavoro. Inoltre, attraverso la produzione e la vendita di street food, le donne muovono i primi passi nel mondo del lavoro e, al tempo stesso contribuiscono a ridurre le distanze con le società riceventi e favoriscono la condivisione e l’incontro tra culture.

 

Le criticità

Cook&Go non ha dovuto affrontare particolare criticità nel corso della sua implementazione. La più grande sfida da affrontare è stato senza dubbio l’avvento della pandemia che ha rallentato le attività. Tuttavia, Cook&Go ha saputo contrastare le problematiche legate alla pandemia, sfruttando il potente mezzo della digitalizzazione per continuare i percorsi di formazione online sulle tematiche trattate dal progetto.

 

Le prospettive future

I buoni risultati ottenuti da Cook&Go hanno permesso all’esperienza del food truck di confluire e continuare nel catering Altre Terre – Cucine del mondo, dell’associazione MondoDonna Onlus gestito direttamente da alcune donne con background migratorio che hanno sfruttato il loro talento per la cucina facendolo diventare un’opportunità di lavoro. Il catering è gestito dalle cinque donne di Altre Terre, Sladjana, Ezinne, Eman e Bunmi, sotto la supervisione dello chef professionista Alberto.

 

Aggiornato a gennaio 2022