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Questa iniziativa – realizzata dall’ente promotore – è stata selezionata per la Mappatura delle buone pratiche per l’inclusione lavorativa di migranti e rifugiati curata dal Settore Economia e Lavoro di Fondazione ISMU ETS.

Quando

2010 ad oggi

Dove

M’AMA FOOD è un progetto della Cooperativa Farsi Prossimo che da gestisce servizi socio-educativi dal 1993 con sede nella città metropolitana di Milano.

Enti partner

Gli enti partner del progetto sono Fondazione Cattolica Assicurazioni, Sodalitas Social Innovation, Coop Lombardia, Hilton Milano, Comitato Africa Unicredit, il Gruppo Kraft-Mondelez, Vises Onlus. Inoltre, vi sono anche altri due partner tecnici, vale a dire l’azienda Pasta Garofalo Italia e “Roberto Morelli”. Ulteriori sostenitori sono lo chef-pasticcere Gianluca Fusto, la food blogger Lydia Capasso e la giornalista Fiorenza Auriemma.

Gli ambiti di intervento

 

  • Formazione e sviluppo professionale
  • Tirocini e accompagnamento al lavoro
  • Rafforzamento delle competenze, alfabetizzazione ed educazione civica come strumenti per l’inserimento lavorativo

Il target

Il progetto è rivolto a donne migranti, rifugiate perseguitate e/o maltrattate o fuggite da Paesi in guerra con i propri figli, provenienti da diversi paesi e di diverse età, attualmente ospiti del Centro di accoglienza del Comune di Milano in via Sammartini.

L’obiettivo

L’obiettivo di M’AMA FOOD è quello di promuovere l’inclusione sociale e l’empowerment delle donne migranti, soggetti “fragili”, attraverso la qualificazione professionale nell’ambito enogastronomico per permettere loro di “reinventarsi” tra le varie difficoltà legate alle nuove realtà nelle quali risiedono.

Le attività

Per il raggiungimento dell’inserimento lavorativo e dell’integrazione sociale delle donne coinvolte, M’AMA FOOD prevede un percorso professionalizzante nell’ambito enogastronomico che le donne beneficiarie seguono giorno dopo giorno a stretto contatto con personale qualificato e cinque cuoche fisse. Nella cucina di M’AMA FOOD, le donne coinvolte, provenienti da diversi paesi del mondo lavorano fianco a fianco per offrire colazioni e coffee break, merende e aperitivi, pranzi e cene, con uno stile e sapori unici e ricercati.

 

Le fonti di finanziamento

Il progetto M’AMA FOOD punta ad essere autonoma e sostenibile, ma viene costantemente supportata da enti ed aziende esterne.

I risultati ottenuti in termini quantitativi

A livello quantitativo, le donne coinvolte che lavorano nel catering sono 30 e di 15 diverse nazionalità, seguite dalla cuoca Rosa e da alcune volontarie italiane.

 

I risultati ottenuti in termini qualitativi

A livello qualitativo, il progetto M’AMA FOOD ha ricevuto una menzione speciale nell’ottobre 2012 nell’ambito del Sodalitas Social Innovation Award, premio che solitamente viene conferito ai migliori progetti sociali dalle aziende socialmente responsabili di Sodalitas.

 

I punti di forza

Uno dei punti di forza del progetto è stata la sua capacità di trasformarsi da mera attività educativa in ambito gastronomico ad una vera e propria attività imprenditoriale di catering solidale, diventando così uno strumento efficace per l’inserimento lavorativo e per l’integrazione sociale delle donne beneficiarie. Un secondo punto di forza del progetto M’AMA FOOD è senza dubbio la scelta del cibo come fil rouge del progetto. Infatti, sfruttare il linguaggio della cucina, un linguaggio pressoché universale, significa raggiungere più facilmente l’obiettivo di integrazione sociale e di inserimento lavorativo di un target fragile come quello delle donne migranti e consentire un più agevolato dialogo e incontro fra culture e tradizioni diverse culturali e non. Inoltre, un ulteriore punto di forza è rappresentato proprio dal catering del progetto che offre servizi di colazioni, merende, coffee break, pranzi e cene aziendali e private, feste tra amici, banchetti di nozze o celebrazioni familiari, cene consegnate a domicilio e ecc. Chi si rivolge al catering del progetto può gustare dei menu nei quali i piatti tipici esteri si mescolano a sapori nostrani grazie ad una formazione continua e ad una particolare attenzione per la ricerca gastronomica. In questo modo, tramite il “Catering dal mondo”, chiunque potrà compiere un vero e proprio viaggio culinario sorprendente e affascinante in cui le diverse tradizioni si incontrano e sono unite dall’amore per il cibo e per la convivialità, in Italia come in Africa, in Asia e in altri paesi lontani.

 

Le criticità

Il progetto non ha dovuto affrontare particolari criticità nel corso della sua implementazione.

 

Le prospettive future

M’AMA FOOD si prefigge lo scopo di diventare un punto di riferimento eccellente per tutti coloro che desiderano coniugare la buona cucina con l’attenzione e condividere l’attenzione al buon cibo, il riconoscimento della dignità delle donne e del loro lavoro, il rispetto per tutte le persone venute da lontano. In particolare, uno degli obiettivi futuri è quello di far sì che il progetto diventi completamente autonomo e venga gestito direttamente dalle donne coinvolte. Da un punto di vista più pratico invece, i contributi degli enti saranno fondamentali per realizzare e portare avanti i seguenti obiettivi: la continua formazione delle beneficiarie, l’avvio di borse di lavoro e l’acquisto di un furgone refrigerato per garantire un servizio di catering sempre di qualità.

 

Aggiornato a gennaio 2022