Progetto “Employability 4.0”
13 Maggio 2022
Progetto “Without Borders”
13 Maggio 2022
Progetto “Employability 4.0”
13 Maggio 2022
Progetto “Without Borders”
13 Maggio 2022

Questa iniziativa – realizzata dall’ente promotore – è stata selezionata per la Mappatura delle buone pratiche per l’inclusione lavorativa di migranti e rifugiati curata dal Settore Economia e Lavoro di Fondazione ISMU ETS.

Le organizzazioni promotrici

FONDAZIONE ADECCO PER LE PARI OPPORTUNITÀ, Milano, CELAV (CENTRO MEDIAZIONE AL LAVORO) COMUNE DI MILANO – AREA MINORI, Milano, SOCIETÀ UMANITARIA, Milano

Enti partner

Fondazione Federico Gaffino, Roma; Banca Popolare di Milano; Spontini Holding, Milano; Carrefour, Milano.

Quando

Aprile 2019 – Aprile 2020

Dove

Milano

Gli ambiti di intervento

  • Orientamento alla ricerca attiva del lavoro
  • Formazione e sviluppo professionale
  • Tirocini e accompagnamento al lavoro
  • Diversity management e valorizzazione della diversità culturale e religiosa

 

Il target

Il progetto si è rivolto a giovani con svantaggio sociale (p.es., in dispersione scolastica) e in particolare con background migratorio, già in carico al CELAV.

L’obiettivo

MI_4maMI ha avuto l’obiettivo generale di agevolare l’incontro tra giovani con svantaggio sociale, specialmente con background migratorio, e aziende operanti nel territorio. In particolare, la partnership di progetto si è posta la finalità di favorire l’occupazione giovanile attraverso una formazione di qualità finalizzata all’acquisizione di reali competenze tecnico-professionali spendibili concretamente nelle realtà lavorative coinvolte, prevedendo l’opportunità per tutti i partecipanti – al termine della fase formativa – di usufruire di un percorso di tirocinio, con eventuale futura possibilità di stabilizzazione con contratto di lavoro presso i punti vendita dei partner aziendali Spontini e Carrefour.

Le attività

Metodologia distintiva del progetto è stata la realizzazione di un percorso multilivello di educazione al lavoro che, accanto alla vera e propria attività formativa, ha contemplato: a) un processo di orientamento finalizzato all’acquisizione, da parte dei partecipanti, di tutte le informazioni necessarie per la ricerca efficace di un’occupazione; b) la consulenza orientativa, con lo scopo di identificare e costruire progetti professionali individualizzati; c) un tutoring finalizzato allo sviluppo di capacità proattive nella ricerca del lavoro.

Riguardo alla parte strettamente formativa del percorso, i beneficiari hanno partecipato a due corsi di formazione professionale, rispettivamente dedicati alle figure di “addetto alla pizzeria” e “addetto alla macelleria”. Inoltre, le classi sono state composte rispettando equilibri interni basati sul preciso intento di favorire la valorizzazione delle diversità e l’incontro fra culture. Questa specifica attenzione ha rappresentato un elemento centrale nella costituzione del gruppo di lavoro quale fattore di supporto e acceleratore di competenze, una modalità organizzativa considerata – più ampiamente – come fattore qualificante e filo conduttore dell’intero intervento formativo proposto.

Più precisamente, il progetto si è articolato nelle fasi seguenti

  • identificazione dei beneficiari
  • identificazione delle aziende partner
  • colloqui conoscitivi finalizzati alla condivisione della proposta, al coinvolgimento dei beneficiari e alla definizione del gruppo
  • analisi dei contesti di lavoro e raccolta delle job descriptions e delle opportunità fornite dalle aziende partner
  • percorso di orientamento al lavoro e di preparazione alle opportunità presso le aziende partner
  • formazione professionale e tutoring dei beneficiari
  • supporto all’inserimento in azienda
  • coaching e tutoring on the job

Le fonti di finanziamento

Risorse dei partner a capo del progetto; nel caso dei tirocini, risorse delle aziende partner sulla base dei requisiti di formazione e orientamento garantiti dal progetto.

I risultati ottenuti in termini quantitativi

Al termine del percorso 35 beneficiari sono stati inseriti in azienda con contratto di apprendistato.

I risultati ottenuti in termini qualitativi

A parte, in generale, il contributo costituito dai risultati di inclusione lavorativa dei migranti beneficiari per i processi di integrazione sociale nel territorio interessato (l’area milanese), la realizzazione e gli esiti del progetto sono da ritenersi significativi sotto almeno altri due profili. Innanzitutto, si sono dati continuità e ulteriore concreto spessore agli obiettivi previsti dalla “missione istituzionale” dei tre partner promotori di MI_4maMI. In particolare, nel caso di Fondazione Adecco, l’iniziativa si è coerentemente inserita in un impegno ormai di lungo periodo sui temi delle pari opportunità e dell’inclusione nei luoghi di lavoro, anche con lo specifico intento di sensibilizzare e supportare direttamente il mondo d’impresa nel campo delle pratiche di diversity & inclusion. In secondo luogo, il progetto ha di fatto creato una buona prassi e un network importante a disposizione del territorio, contribuendo specialmente a rafforzare la partnership tra la Fondazione Adecco e il CELAV del Comune di Milano anche nell’ottica di successive possibili collaborazioni per favorire l’occupabilità e l’inserimento lavorativo di persone – migranti e non solo – in condizione di svantaggio economico e sociale.

I punti di forza

L’elemento fondamentale alla base del buon esito del progetto è consistito nella profonda condivisione e nella capacità di reciproca collaborazione da parte degli attori della rete; ciò ha riguardato anche l’impegno delle due imprese coinvolte, che hanno aderito in maniera convinta alla proposta progettuale, vivendola anche come opportunità per le proprie politiche di recruiting.

Inoltre, secondo l’osservatorio privilegiato dei project manager di Fondazione Adecco, un ulteriore e più specifico punto di forza si è rivelato il lavoro di co-progettazione e di successivo coordinamento nell’implementazione tra i partner – aziende comprese – volto a realizzare percorsi di formazione professionale calibrati sia sulle hard skill che sulle soft skill. Ciò si è concretizzato tramite lo sviluppo e il consolidamento delle capacità di resilienza dei beneficiari, con un focus mirato su due categorie di abilità: a) le competenze relazionali, relative all’adattamento al contesto aziendale, al lavoro in team, alle capacità di comunicazione e ascolto, alla disponibilità ai rapporti interpersonali e all’orientamento ai clienti interni ed esterni; b) le competenze gestionali, quali l’orientamento ai risultati, l’autonomia e lo spirito di iniziativa, la flessibilità operativa, le capacità di problem solving e la gestione dello stress.

Le criticità

Non si riportano fondamentali criticità nella realizzazione del progetto, a parte le inevitabili “fatiche” implicate dalle sue varie fasi operative (p.es., la particolare attenzione prestata agli inserimenti individuali nel contesto aziendale sulla base del matching tra, da un lato, i profili e le competenze dei beneficiari e, dall’altro, le aspettative delle imprese coinvolte).

Le prospettive future

Se MI_4maMI ha potuto realizzarsi anche a partire da competenze e obiettivi conseguiti in precedenza dai partner attraverso iniziative finalizzate all’integrazione socio-occupazionale di soggetti in situazione di vulnerabilità (fra cui i migranti), esso a propria volta rappresenta – nella prospettiva dei promotori – una piattaforma di risorse ed esperienza sicuramente valorizzabile in successivi progetti. Ciò, in particolare, con riferimento a progettualità volte a consolidare l’attenzione distintiva di MI_4maMI alla categoria dei NEET (giovani Not in Education, Employment or Training), caratterizzata da una rilevante presenza di persone migranti o di origine straniera.

Aggiornato al 21.02.2022

Scheda realizzata da Fondazione ISMU

CONTATTI 

monia.dardi@fondazioneadecco.it