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Questa iniziativa – realizzata dall’ente promotore – è stata selezionata per la Mappatura delle buone pratiche per l’inclusione lavorativa di migranti e rifugiati curata dal Settore Economia e Lavoro di Fondazione ISMU ETS.

L’ente promotore

Il soggetto capofila del progetto è la Caritas di Fidenza (PR) insieme all’azienda NUMBER 1 Logistics Group S.p.A. Queste realtà, insieme ad altri player coinvolti, hanno ideato l’esperienza e sono a tutt’oggi soggetti chiave nel coordinamento e nella gestione operativa delle attività. Le aziende Carlsberg Italia, Chiesi  e Barilla Group hanno inoltre contribuito a vario titolo alla realizzazione del progetto.

Gli enti partner

Number1 Logistics Group S.P.A., Caritas di Fidenza, Caritas di Parma, Ciac Onlus – Centro immigrazione Asilo Cooperazione, CPIA (Centro per l’istruzione degli adulti – ente del Ministero della Pubblica Istruzione), Atena S.p.A., e vari CAS presenti sul territorio

Quando

Nel 2017-2018 è stata avviata una prima fase sperimentale. Il progetto nella sua configurazione attuale ha pianificato 3 cicli di formazione tra il 2018 e il 2020.

Dove

Comune di Parma

Gli ambiti di intervento

  • Formazione e sviluppo professionale;
  • Rafforzamento delle competenze, alfabetizzazione ed educazione civica come strumenti per l’inserimento lavorativo;
  • Orientamento alla ricerca attiva del lavoro;
  • Welfare aziendale e responsabilità sociale d’impresa

Il target

Richiedenti asilo e beneficiari di protezione.

L’obiettivo

Il progetto nasce dalla volontà di un’impresa di attivarsi nella sfida dell’inclusione dei migranti e mira a offrire a richiedenti asilo e beneficiari di protezione un’opportunità di integrazione nella società ricevente, attraverso percorsi di avvicinamento al lavoro e di sviluppo sia di soft skill e competenze professionali, sia di una cultura della legalità. L’esperienza prende avvio per rispondere simultaneamente tanto a una problematica del tessuto sociale locale, legata alla difficile inclusione lavorativa dei migranti di recente arrivo, quanto alla difficoltà sperimentata dall’azienda Number1 nel reperire operatori di magazzino sul territorio. Per questo il progetto si configura come strategico ai fini dell’efficienza aziendale, ma allo stesso tempo si caratterizza per una forte connotazione etica e di sostenibilità sociale.

Le attività

Fase sperimentale

Ai suoi esordi il progetto consisteva semplicemente nell’attivazione di canali di comunicazione tra Number1 e la realtà dell’accoglienza, allo scopo di favorire l’inserimento lavorativo di richiedenti asilo e beneficiari di protezione, in ruoli di facchinaggio, nel network aziendale di questo gruppo. L’inserimento avveniva tramite tirocini o contratti di lavoro a tempo determinato e non era previsto alcun tipo di formazione, se non quella che avveniva on the job. È presto emerso come la carenza di competenze, soprattutto a livello linguistico, rendesse complesso il rapporto di lavoro tra richiedenti asilo/beneficiari di protezione e organizzazioni di lavoro.

Alla luce di queste considerazioni si è scelto di ritarare le attività progettuali incentrandole sulla formazione e sulla pianificazione di un progetto organico di preparazione all’inserimento lavorativo. Questa sperimentazione ha consentito la messa a punto di un’azione strutturata e metodologicamente solida.

Fase matura

Nei tre anni di durata di Next sono previsti tre cicli formativi, ognuno dei quali vede coinvolti due gruppi da 15 persone ciascuno, impegnati parallelamente in un percorso di formazione intensiva, suddiviso in tre fasi:

  • Corso di alfabetizzazione alla lingua italiana L2, tenuto dal CPIA di Parma, della durata complessiva di 80 ore a partecipante, distribuite in lezioni giornaliere di due/tre ore, dal lunedì al venerdì. Quest’attività, che ha luogo all’interno della struttura di Number1, si conclude con un esame volto alla certificazione del livello conseguito.
  • Formazione professionale. Questa attività formativa è erogata dall’ente di formazione Atena S.P.A., sempre all’interno della struttura di Number1 ed è finalizzata all’acquisizione delle competenze tecnico-professionali connesse alla funzione di addetto di magazzino. Il corso ha una durata complessiva di 130 ore, suddivise in lezioni di 4 ore ciascuna, condotte giornalmente dal lunedì al venerdì, e si conclude con il rilascio di diversi attestati. I beneficiari, all’interno di questo percorso di formazione, seguono un corso di sicurezza sul lavoro, nonché un’attività formativa organizzata dall’AUSL per il conseguimento della certificazione HACCP per il trattamento degli alimenti. Nel percorso è stata recentemente inserita anche una formazione volta all’ottenimento della licenza per la guida del carrello elevatore.
  • Orientamento al lavoro: questo percorso, della durata di 30 ore, è organizzato da CIAC di Parma ed è volto a sviluppare nei partecipanti conoscenze di base sul mercato occupazionale locale, sulle dinamiche che lo caratterizzano e sul diritto del lavoro in Italia, oltre a strumenti essenziali per la ricerca attiva di un lavoro. Il percorso prevede altresì un modulo molto importante – seguito da una drammaturga con una ricca esperienza professionale nel campo – che mira a rafforzare le soft skill richieste nella ricerca di lavoro e successivamente sul lavoro, a livello di comunicazione, lavoro in team e gestione dei rapporti con i diversi interlocutori.
  • Dopo la conclusione di questo percorso formativo in tre fasi, all’aprirsi di nuove posizioni lavorative adeguate presso Number1 o nell’universo di cooperative che ruotano intorno ad essa, i beneficiari con i profili maggiormente spendibili vengono convocati per un colloquio di lavoro ed eventualmente assunti.

Le fonti di finanziamento

La fase sperimentale è stata finanziata con fondi Forma.Temp. La fase matura del progetto è sostenuta prevalentemente dalla Fondazione Cariparma e in parte da altri finanziamenti reperiti dalle aziende partner.

I risultati ottenuti in termini quantitativi

  • Inizialmente, senza svolgere alcun percorso formativo preliminare, 50 persone sono state inserite in alcune società di handling correlate a Number1, per fare attività di facchinaggio nei magazzini
  • In seguito, nella fase sperimentale, sono state formate 30 persone di cui 20 sono state inserite nel network aziendale di Number1
  • Grazie al primo ciclo formativo previsto nella fase matura di Next, 15 beneficiari hanno ottenuto una certificazione di italiano L2 livello B1 e altri 15 di livello A2. Questi 30 beneficiari hanno inoltre portato a conclusione il percorso formativo in tre fasi
  • Entro la fine del 2020 sono previsti altri due cicli formativi che coinvolgeranno complessivamente 60 persone. Uno di questi ha avuto avvio nella primavera 2019

I risultati ottenuti in termini qualitativi

Le attività realizzate attraverso il progetto hanno permesso ai beneficiari di sviluppare un senso di fiducia nei confronti del territorio che li ospita e, conseguentemente, una spinta al radicamento nel nuovo contesto di vita. Inoltre, il percorso formativo realizzato ha sviluppato nei soggetti coinvolti competenze indispensabili all’inclusione lavorativa.

Il progetto ha altresì promosso la fidelizzazione dei beneficiari nei confronti di Number1. Ciò favorisce, al momento dell’assunzione, l’instaurarsi di una buona relazione del lavoratore con l’azienda e gli altri dipendenti. L’inserimento in azienda di lavoratori formati, così come la buona collaborazione interna alle squadre di lavoro, ha un impatto positivo sul clima e l’efficienza aziendale.

Il management di Number1 vive il progetto con entusiasmo, potendone constatare direttamente gli impatti positivi sul funzionamento dell’organizzazione.

Anche in virtù della sensibilità che si sta sviluppando per le questioni legate alla responsabilità sociale di impresa e alla sostenibilità sociale, molti clienti di Number1 mostrano evidente interesse per l’iniziativa.

Next ha inoltre favorito la messa in rete degli SPRAR, e soprattutto dei CAS, con i principali attori territoriali dell’integrazione economica. Si tratta di un passaggio essenziale per favorire l’inclusione lavorativa dei migranti.

I punti di forza

La scelta di coinvolgere anche i richiedenti asilo tra i beneficiari mette in risalto la connotazione etica che contraddistingue il progetto. Data l’incertezza degli esiti della richiesta di protezione, infatti, la scommessa sulla formazione e l’inclusione lavorativa di questi soggetti può rivelarsi un investimento a fondo perduto per l’azienda, che non potrà beneficiare delle competenze sviluppate in coloro che non otterranno uno status legale adeguato al soggiorno regolare in Italia. Credendo nell’importanza di favorire l’integrazione dei migranti fin dalle prime fasi della permanenza nel contesto ricevente, Number1 ha scelto di compiere ugualmente questo investimento, ritenendolo molto fruttuoso in termini di coesione sociale.

Le criticità

In una prospettiva di lungo termine, Number1 non avrà le forze per assumere tutti i beneficiari del progetto. È quindi necessario riflettere su come muoversi per sviluppare l’esperienza oltre il 2020.

I clienti dell’azienda si trovano prevalentemente in Lombardia. Per questo, ad oggi, pare complicato coinvolgerli attivamente nel progetto, ad esempio promuovendo l’inserimento nel loro organico dei beneficiari di Next, che spesso non sono in possesso della licenza di guida e che sono ospitati in centri situati in provincia di Parma.

Ciò rimanda alla necessità di instaurare rapporti di collaborazione con le istituzioni e gli stakeholder regionali. Infatti, benché il progetto abbia successo a livello locale, le reti regionali sono ancora assai ridotte. Per svilupparle occorrerebbe potenziare le forze e le competenze disponibili nel gruppo di lavoro dedicato al progetto e presenti sul territorio.

Le prospettive future

Si intende lavorare in modo più vasto e capillare sulla comunicazione del progetto, in modo da potenziarne la risonanza, in primis a livello locale, e da sensibilizzare gli attori economici del territorio sul ritorno che un investimento di questo tipo può avere, sia a livello aziendale, sia a livello sociale.

Si sta inoltre ragionando su come favorire un coinvolgimento sempre più attivo dei clienti e degli stakeholder di Number1, o, quando possibile, come datori di lavoro dei beneficiari, oppure, ad esempio, come erogatori della formazione.

 

Aggiornato a marzo 2019.