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Questa iniziativa – realizzata dall’ente promotore – è stata selezionata per la Mappatura delle buone pratiche per l’inclusione lavorativa di migranti e rifugiati curata dal Settore Economia e Lavoro di Fondazione ISMU ETS.

Ente promotore

Fondazione Bracco

Quando

Dal 2016

Dove

Il progetto si è sviluppato in uno dei quartieri melting pot di nazionalità e culture della provincia di Milano, il Comune di Baranzate.

Enti partner

In virtù di un legame privilegiato della Fondazione Bracco con l’associazione La Rotonda, nasce il progetto “Oltre i margini” che esprime gli interessi solidali comuni dei due enti e li mette in pratica. Altri enti partner sono il Cesvi, il Centro Diagnostico Italiano e l’Ospedale Sacco. Hanno inoltre collaborato il Politecnico di Milano, l’Associazione Tiresia, AICCON, AXA Italia.

Gli ambiti di intervento

 

  • Formazione e sviluppo professionale
  • Orientamento alla ricerca attiva del lavoro
  • Rafforzamento delle competenze, alfabetizzazione ed educazione civica come strumenti per l’inserimento lavorativo
  • Tirocini e accompagnamento al lavoro

Il target

Il progetto è rivolto primariamente alle donne con background migratorio, secondariamente ai coniugi delle beneficiarie e ai giovani residenti nel Villaggio Gorizia del Comune di Baranzate.

Gli obiettivi

  • migliorare le condizioni di vita dei migranti residenti a Baranzate
  • supportare le donne migranti nella quotidianità lavorativa in ambito sartoriale e culinario attraverso corsi di formazione
  • promuovere le occasioni di dialogo e confronto aperto su diverse tematiche tra le donne migranti del quartiere
  • informare e sensibilizzare i coniugi delle beneficiarie e i giovani su tematiche legate alla salute ed alla prevenzione da malattie sessualmente trasmissibili.

Le attività

Il progetto si è articolato intorno a tre filoni di attività: da una parte il sostegno all’inserimento lavorativo delle beneficiarie e l’integrazione culturale, dall’altro la promozione della salute. Sul fronte dell’inserimento lavorativo, il progetto parte dalla consapevolezza che il contesto culturale e familiare di provenienza delle donne migranti rappresenta spesso un limite all’ingresso nel mondo lavorativo, sia per le resistenze di molti mariti che per la difficoltà nel trovare strumenti adeguati di conciliazione famiglia-lavoro. “Oltre i margini” ha deciso di far fronte a questa difficoltà principalmente supportando nella quotidianità lavorativa le donne inserite presso la sartoria sociale “Fiore all’Occhiello”, avviata dall’associazione La Rotonda nel 2014. Il progetto prevedeva l’affiancamento di mentori, donne migranti vicine per lingua e cultura a quelle impiegate in sartoria (migrant-mentoring), che abbiano superato con successo le difficoltà di inserimento lavorativo. Per permettere alle donne di conciliare il lavoro sartoriale con il loro ruolo di madri, è stato avviato presso la sede de La Rotonda uno spazio baby-sitting part-time a cui le madri impiegate in sartoria possono affidare i bambini nei periodi extra-scolastici. Sul fronte dell’integrazione, l’apertura di un “Caffè delle donne” si è rivelato fondamentale per le donne come luogo di incontro e dialogo aperto rispetto a problematiche comuni. Parallelamente, con lo scopo di sostenere le donne in questo percorso, “Oltre i margini” ha promosso incontri di informazione e sensibilizzazione rivolti ai mariti, gestiti dal parroco di Baranzate, Don Paolo Stefano. Rientrano in “Oltre i margini” anche la formazione professionale specialistica di 2 donne della sartoria (stilista e addetta alle vendite) e il sostegno nella ricerca attiva di lavoro per donne e giovani, entrambe le attività realizzate in collaborazione con AXA Italia. Sul fronte della promozione della salute, attraverso il progetto “Porta della Salute”, attivo dal 2015, l’associazione La Rotonda ha scelto di ovviare alle carenze strutturali del Comune di Baranzate aprendo uno sportello medicoun servizio di assistenza pediatrica, garantito grazie alla collaborazione del Centro Diagnostico Italiano. Inoltre, partendo dalla consapevolezza dell’importanza di scelte alimentari corrette, sono stati organizzati incontri di promozione per un’alimentazione sana ed equilibrata per le donne migranti in gravidanza e allattamento a cui si sono anche aggiunti 10 laboratori di cucina rivolti a circa 8 donne condotti da un nutrizionista dell’Ospedale Sacco e una mediatrice culturale. Per incentivare la partecipazione al laboratorio, al termine di ciascun incontro, è stato consegnato loro un pacco di alimenti freschi e secchi con cui preparare piatti sani e adatti alla propria condizione. L’attenzione alla tutela della salute ha previsto anche degli incontri di informazione dedicati alle malattie a trasmissione sessuale tenuti da esperti dell’Ospedale Sacco indirizzati agli adolescenti che frequentano gli spazi dell’Associazione La Rotonda. Una particolare attenzione è stata dedicata alla prevenzione del Papilloma Virus tra le giovani donne e alla trasmissione dell’HIV. I giovani coinvolti negli incontri teorici sono successivamente invitati ad attivarsi personalmente attraverso la partecipazione ad attività multimediali di sensibilizzazione rispetto al tema dell’HIV promosse da Cesvi in collaborazione con La Rotonda, diventando loro stessi protagonisti della fondamentale azione di sensibilizzazione da veicolare ai propri pari attraverso strumenti espressivi a loro vicini.

 

Le fonti di finanziamento

Il progetto è finanziato dalla Fondazione Bracco e dagli altri enti partner che hanno sostenuto il progetto. Nello specifico, la sartoria multietnica sociale “Fiore all’Occhiello” è finanziata da Rotary Club e Fondazione Cattolica Assicurazioni.

I risultati ottenuti in termini quantitativi

A livello quantitativo, dal 2016 ad oggi, il progetto “Oltre i margini” ha coinvolto oltre 2000 beneficiari tra cui donne migranti, uomini e bambini residenti nel Comune di Baranzate nelle varie attività previste. Circa 80 adolescenti hanno preso parte agli incontri di informazione dedicati alle malattie sessualmente trasmissibili. All’interno della sartoria multietnica sociale “Fiore all’Occhiello”, sono tre le sarte professioniste di origine straniera che si sono occupate di formare e seguire le beneficiarie insieme alle coordinatrici italiane.

 

I risultati ottenuti in termini qualitativi

A livello qualitativo, lo studio condotto sull’impatto del progetto, misurato a Baranzate, rivela dati incoraggianti: per quanto riguarda l’area di intervento salute, circa il 70% degli individui riscontra un miglioramento della propria salute, nell’ambito del lavoro, vi sono nuove occupazioni ed aumenti di reddito e guadagno, ed infine si riscontra una maggiore integrazione nel quartiere. Inoltre, nell’ambito del sostegno alla sartoria sociale, nel 2017 la Fondazione Bracco ha organizzato la mostra e sfilata “Milano Mostra per il Sociale”, una mostra che parla di abiti ed integrazione, con il patrocinio del Comune di Milano e della Camera Nazionale della Moda Italiana. Attraverso il defilé delle loro creazioni, la mostra ha raccontato la storia delle tre sartorie (Fiore all’Occhiello, San Vittore, Gelso) nate per offrire un’occasione di emancipazione a quanti si trovano a vivere in situazioni di “margine”.

 

I punti di forza

Uno dei punti di forza del progetto è senza dubbio la sua capacità di aver operato contemporaneamente su tre fronti di intervento: lavoro, salute, integrazione, per il raggiungimento di un obiettivo comune, ossia migliorare la vita dei residenti con background migratorio in un quartiere multietnico che vanta circa 75 nazionalità diverse. Un secondo punto di forza è rappresentato dalla quantità e varietà di attori con i quali gli enti principali collaborano che permette la realizzazione delle attività del progetto e l’ampliamento delle opportunità di formazione e di inserimento lavorativo per i beneficiari del progetto.

 

Le criticità

Il progetto non ha riscontrato particolari criticità nel corso della sua implementazione ed è stato gestito e portato avanti con costanza dal 2016 ad oggi.

 

Le prospettive future

Il futuro del progetto dipenderà dalla capacità degli enti principali, come della Fondazione Bracco e dell’Associazione della Rotonda, di adattarsi e di stare al passo con la naturale evoluzione delle circostanze esterne e delle esigenze interne ed esterne in termini organizzativi ed operativi. Gli enti principali hanno già annunciato qualche obiettivo per il futuro: in primis, la volontà di espandere il raggio d’azione del progetto su un numero ancora maggiore di beneficiari allo scopo di migliorare le vite dei residenti del Comune di Baranzate e delle aree limitrofe; in secondo luogo, vi è la volontà di integrare sempre di più gli abitanti stranieri nelle strategia di intervento, come mentori o mediatori, nella misura in cui il “migrant-mentoring” favorisce la partecipazione e la tenuta dei beneficiari nel progetto, ed infine il coinvolgimento di un numero maggiore di attori locali ed extra-locali e di risorse.

 

Aggiornato a gennaio 2022