1) Nome e ragione sociale dell’impresa: Società Ecologia Territorio Ambiente Spa (Seta Spa) – Società privata partecipata per il 51 % da soci pubblici e per il 49 % da socio privato (Iren Ambiente Spa) – www.setaspa.com
2) Ubicazione dell’impresa: Settimo T.se (TO)
3) Settore di attività: Servizi per l’ambiente
4) Tipologia di servizi e/o prodotti: Raccolta rifiuti nei comuni dell’area metropolitana TO Nord
5) Numero totale di collaboratori: 220
6) Numero totale di collaboratori immigrati: 5 (Marocco, Colombia, Nigeria, Burkina Faso, Romania). 1 lavoratore egiziano è di recente andato in pensione
7) Numero totale di tirocinanti immigrati: 0
8) Numero di eventuali collaboratori rifugiati e/o richiedenti asilo: 2 (Nigeria e Burkina Faso)
9) Numero di eventuali tirocinanti rifugiati e/o richiedenti asilo: 0
10) Applicazione di dispositivi/iniziative istituzionali a favore dell’integrazione lavorativa e dello sviluppo professionale dei migranti:
NO
11) Inquadramento delle pratiche di inclusione e valorizzazione lavorative dei migranti in modelli di business e/o strategie competitive socialmente responsabili:
La società è attiva nell’ambito della sostenibilità ambientale avendo per missione la riduzione dell’inquinamento. Opera secondo i requisiti richiesti dalla norma UNI EN ISO 14001:2015.
Svolge attività di informazione e formazione ai cittadini per trasmettere i principi della tutela dell’ambiente e della salute. Attua numerosi progetti per le scuole con gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado. In passato ha lavorato con diversi Enti e società per progetti di inclusione lavorativa di soggetti con disabilità mentali o psichiche, e di soggetti ex-etilisti o ex-tossicodipendenti.
SETA ha vinto il progetto Welcome UNHCR nel 2018.
12) Sviluppo di iniziative in cooperazione con altri soggetti, e/o partecipazione a reti strutturate di collaborazione, per l’integrazione lavorativa e lo sviluppo professionale dei migranti:
SI
Seta ha un dialogo costante con il Centro per l’Impiego del territorio e con agenzie di somministrazione a cui viene richiesto personale soprattutto per i “lavori stagionali”.
L’inserimento di 2 rifugiati (2018) è avvenuto tramite il contatto di Seta Spa con il Centro polivalente Teobaldo Fenoglio di Settimo Torinese, gestito dalla Croce Rossa Italiana e con Società Abile Job. I due giovani sono stati inseriti con un tirocinio di 3 mesi, a cui poi è seguito un contratto a tempo determinato di 9 mesi. E’ stata la prima volta che l’azienda ha partecipato ad un progetto di integrazione.
13) Azioni/iniziative fondamentali di diversity management a favore dei migranti:
Visto il contesto sociale di riferimento, la decisione di SETA di aderire al progetto è stata preceduta da un periodo di riflessione, ma, una volta presa la decisione, l’ingresso in azienda dei 2 migranti africani con protezione internazionale è stato preparato adeguatamente. Per sensibilizzare l’azienda al tema dell’inserimento lavorativo dei rifugiati è stato organizzato un intervento formativo di 2 ore a cura di un esperto del Centro Fenoglio. L’esperto ha illustratole le diverse tipologie di immigrati (rifugiati, richiedenti asilo o protezione), ha comunicato i numeri relativi ai flussi di entrata degli immigrati non-UE in Italia a, ha descritto le problematiche del loro progetto migratorio connesse con il sistema di accoglienza italiano e la normativa di riferimento.
La formazione è stata erogata a rappresentanze sindacali (RSU, RSA), RLS, responsabili aziendali, capi diretti dei due tirocinanti da inserire e ad altre figure ritenute elementi chiave ai fini di un buon inserimento.
Il dialogo e la presentazione del progetto di inserimento dei 2 rifugiati si sono rivelati strategici per evitare possibili atteggiamenti oppositivi da parte di qualche collega.
Ai fini del buon inserimento è stato determinante il ruolo dei tutor assegnati ai 2 giovani. Vista la tipologia di impegno richiesto all’operatore ecologico, l’azienda ha valutato in anticipo il possibile problema di impatto del Ramadan; la questione è stata trattata direttamente con uno dei due lavoratori che ha garantito la sua capacità di operare anche in condizioni di digiuno.
Punti cardine dell’inserimento sono stati:
- approccio oggettivo: i lavoratori rifugiati sono lavoratori uguali a tutti gli altri che richiedono maggiore attenzione agli aspetti linguistici e comunicativi
- presa di distanza emotiva per non farsi coinvolgere emotivamente dalle loro possibili storie personali.
I due giovani sono entrati con un tirocinio di 3 mesi a cui è seguito un contratto a tempo determinato di 9 mesi.
14) Eventuali impatti già riscontrabili:
L’esperienza di inserimento dei due rifugiati può considerarsi positiva:
- i due rifugiati sono un esempio di dedizione al lavoro per i colleghi con conseguente riduzione delle assenze sul lavoro
- gli altri lavoratori sono contenti di lavorare nello stesso turno dei due giovani africani (“gara a lavorare con loro”) che , dotati di forza ed energia fisica, lavorano sodo
- i rifugiati hanno contribuito alla comprensione da parte dei colleghi dei reali problemi vissuti nella loro vita passata e presente, spesso riferiti in modo parziale e incompleto nelle informazioni fornite dai media.