La radice di Coira
12 Gennaio 2023
Progetto “Puntaccapo”
13 Gennaio 2023
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Questa iniziativa – realizzata dall’ente promotore – è stata selezionata per la Mappatura delle buone pratiche per l’inclusione lavorativa di migranti e rifugiati curata dal Settore Economia e Lavoro di Fondazione ISMU ETS.

Ente promotore

Associazione La Strada – Der Weg, Bolzano

Enti partner

Realtà agricole del territorio (Grawü, Rielingerhof, Kleinstein, Ansitz Dornach, HofGandberg, Kraenzelhof, Troepftalhof),
Eurac Research, Bioland, Istituto Laimburg, SAI Burgraviato

Quando

Da aprile 2021 a febbraio 2022

Dove

Provincia autonoma di Bolzano

Gli ambiti di intervento

  • Formazione e sviluppo professionale
  • Tirocini e accompagnamento al lavoro
  • Rafforzamento delle competenze, alfabetizzazione ed educazione civica come strumenti per l’inserimento lavorativo

Il target

Uomini e donne migranti, maggiorenni e in situazione di disoccupazione e inoccupazione.

Gli obiettivi

Promuovere l’inserimento e l’occupabilità di persone migranti nel settore vitivinicolo, rispondendo contestualmente al bisogno locale di incrementare le competenze della manodopera occupata in tale comparto produttivo.

Le attività

Il progetto V.I.T.E è nato dall’intuizione di Leila Grasselli e Dominik Würth (agricoltori vitivinicoli che hanno dato vita a Cermes (BZ) alla propria cantina) e dagli sforzi congiunti con Francesco Campana, responsabile dell’area progetti dell’Associazione la Strada – Der Weg (BZ), un’organizzazione del privato sociale che opera per alleviare le condizioni dei soggetti che si trovano in particolari situazioni di disagio. Fin dall’avvio della propria azienda nel 2017, Leila Grasselli e Dominik Würth hanno sviluppato una vocazione particolare per l’inclusione delle persone con background migratorio, mediante l’attivazione di tirocini retribuiti in favore di questi ultimi. Ciò è stato reso possibile, da un lato, grazie alla sensibilità di Leila Grasselli, precedentemente impiegata come operatrice interculturale, e, dall’altro, dall’esperienza maturata da Dominik Würth nel mondo enologico, che gli ha consentito di leggere criticamente i cambiamenti nella struttura agricola innescatisi in Trentino-Alto Adige. In questa regione, infatti, si sta progressivamente abbandonando una gestione dei vigneti di impianto familistico, in favore dell’assunzione di manodopera stipendiata, frequentemente anche di origine straniera e spesso in possesso di credenziali formative non particolarmente elevate. Intercettando la necessità di consolidare le competenze nel settore vitivinicolo della manodopera di origine straniera, Dominik Würth ha intravisto l’opportunità di attivare sessioni formative specificamente rivolte a quest’ultima. Insieme a Leila Grasselli ha infine chiesto il supporto di Francesco Campana, che ha da subito mostrato il proprio interesse e la disponibilità dell’associazione “La Strada – Der Weg” a dare una forma strutturata all’intuizione e a presentare il progetto in qualità di capofila.

Il progetto V.I.T.E è stato strutturato secondo una duplice articolazione e ha previsto una parte di lezioni frontali in aula e laboratori in situazione (589h totali, ripartite tra i mesi di maggio 2021 e giugno 2021, novembre 2021 e gennaio 2022) e una parte di tirocinio (150h complessive, da luglio 2021 a novembre 2021 e nel mese di febbraio 2022).

  • Dopo l’accertamento del livello A2 di lingua italiana dei partecipanti, il progetto ha previsto dapprima la somministrazione di un modulo di 50h di consolidamento delle competenze linguistiche e poi di ulteriori 50h di lingua specialistica relativa al settore vitivinicolo.
  • Ha fatto seguito una formazione (35h) incentrata sul ciclo annuale della vigna e di introduzione alle tecniche agricole.
  • Successivamente, sono stati implementati una serie di moduli laboratoriali relativi alle strategie di teambuilding, al corretto comportamento sul luogo di lavoro, nonché un corso di sicurezza sul lavoro e una sessione dedicata alla ricerca attiva di lavoro.
  • Tra i mesi di luglio 2021 e novembre 2021, durante il periodo della vendemmia, ha avuto luogo la prima parte del tirocinio presso aziende agricole del territorio. Questa fase, tuttavia, ha riscontrato nella sua attuazione pratica diverse problematiche che verranno esposte in seguito e che non hanno reso possibile un’erogazione proficua dei tirocini preventivati.
  • Un’ultima sessione di formazione teorica ha riguardato le metodologie delle tecniche agricole.
  • Infine, nel mese di febbraio 2022 si è svolto l’ultimo periodo dedicato al tirocinio.

 

Le fonti di finanziamento

Fondo Sociale Europeo

I risultati ottenuti in termini quantitativi

I beneficiari coinvolti originariamente erano 15, di cui 13 uomini e 2 donne. Tuttavia, solo 6 destinatari (5 di sesso maschile e 1 di sesso femminile) hanno portato a conclusione la totalità delle attività previste.

 

I risultati ottenuti in termini qualitativi

I partecipanti sono stati coinvolti e sostenuti in un percorso non solo strettamente formativo e tecnico, ma anche di integrazione su vari fronti, soprattutto grazie al lavoro di rete con altri servizi territoriali. È stato infatti possibile, ad esempio, supportare i destinatari nelle procedure relative al rinnovo del permesso di soggiorno o ai contratti di affitto. Gli enti partner hanno costituito un punto di riferimento per i beneficiari, che ha permesso di rafforzare anche la partecipazione di questi ultimi al progetto.

In secondo luogo, il progetto ha avuto un impatto positivo sul territorio nel quale si è inserito. Esso ha consentito, innanzitutto, di creare sinergie tra le aziende agricole del settore privato che hanno ospitato i tirocinanti. Il buon collegamento con il settore agricolo e il fatto che alcuni dei formatori che hanno erogato le lezioni frontali provenissero da quella realtà hanno permesso di veicolare ai beneficiari una maggiore concretezza circa la prospettiva di lungo termine del progetto. Inoltre, la ricettività e la disponibilità del settore privato hanno reso possibile una maggiore consapevolezza di quest’ultimo in merito alle esigenze e alle dinamiche legate all’inclusione di persone migranti nel mercato del lavoro.

 

I punti di forza

Il principale punto di forza del progetto V.I.T.E. è stato rappresentato dalla professionalità di tutti gli attori che vi hanno preso parte per l’implementazione delle diverse attività, tanto le risorse dell’Associazione capofila coinvolte nella supervisione, quanto gli agricoltori del privato che hanno condotto alcune delle sessioni di formazione e hanno attivato i tirocini. Parte della loro expertise è stata rispecchiata anche dalla flessibilità e dalla sensibilità dimostrate nel farsi carico delle situazioni di difficoltà talvolta affrontate dai beneficiari, creando una rete di realtà agricole aperta al confronto e al mutuo-aiuto.

Un ulteriore aspetto particolarmente positivo ha riguardato la disponibilità degli agricoltori nell’integrare i beneficiari non solo da un punto di vista formativo all’interno della propria azienda, seguendoli con pazienza e precisione, bensì anche nella propria dimensione domestica e familiare. Frequenti sono stati, infatti, i momenti di convivialità tra agricoltori e beneficiari del progetto, non da ultimo quello della condivisione dei pasti.

 

Le criticità

Una prima difficoltà cui ha fatto fronte il progetto è stata rappresentata dalla diffusione della pandemia da Covid-19, precisamente nei mesi in cui si era previsto l’avvio delle attività programmate. La necessità di operare una nuova calendarizzazione delle attività ha anche determinato una notevole riduzione nel numero dei partecipanti originariamente individuati come potenziali destinatari. Infatti, contestualmente all’allentamento delle restrizioni imposte e alla riapertura delle attività commerciali, molti dei soggetti interessati a prendere parte al progetto V.I.T.E. hanno virato verso altre e più immediate opportunità lavorative.

Una seconda criticità ha riguardato il profilo dei destinatari coinvolti. Si trattava, infatti, di soggetti non provenienti da strutture di accoglienza ordinarie, ma dotati di una propria (spesso fragile) autonomia abitativa ed economica. Per questo motivo, le scelte di molti di essi sono state in primo luogo influenzate dalla necessità di assicurarsi un reddito costante, piuttosto che dall’obiettivo di impegnarsi in un percorso formativo qualificato. Da qui il motivo per cui molti hanno abbandonato il progetto prima della sua conclusione, in particolare a fronte di opportunità di guadagno ritenute più agevoli. Inizialmente in 15, i partecipanti si sono ridotti a 8 prima del mese di luglio 2021, ovvero il periodo della vendemmia durante il quale era prevista l’attività di tirocinio. Al termine di quest’ultimo, nel successivo mese di novembre, i beneficiari rimasti erano 6. Questi ultimi hanno completato l’intero percorso e hanno avuto l’opportunità di essere assunti presso le aziende che li avevano formati.

 

Le prospettive future

L’Associazione “La Strada – Der Weg” ha recentemente progettato una seconda edizione di V.I.T.E., con conseguente nuova richiesta di un finanziamento al Fondo Sociale Europeo. La seconda edizione del progetto dovrebbe coinvolgere una rete più ampia di agricoltori ed estendersi in un arco di tempo inferiore, per massimizzare il collegamento tra formazione teorica e formazione pratica, snellendo inoltre le lezioni frontali in favore di attività più interattive.

 

SITO WEB >>

CONTATTI

Leila Grasselli office@grawu.wine

Francesco Campana Francesco.campana@lastrada-derweg.org

 

Aggiornato a dicembre 2022